Donna trovata morta a Fiume Veneto: la tac esclude tracce di violenza, oggi l'autopsia sul corpo di Laura Pin

Martedì 4 Luglio 2023 di Su. Sal.
Il giallo di Fiume Veneto: la tac esclude tracce di violenza, oggi l'autopsia sul corpo di Laura Pin

PORDENONE - Ieri la Tac e oggi l'autospia sul corpo di Laura Pin, la 74enne di Fiume Veneto trovata morta in casa mercoledì scorso e per il cui decesso (l'ipotesi è di omicidio volontario) è stato fermato e condotto in carcere il marito Severino Sist, 75 anni. Dalla tomografia non sarebbero emerse tracce di violenza, secondo l'avvocato Antonino Di Pietro, che difende l'anziano e si avvale come professionista di controparte del medico legale Giovanni Del Ben (la Procura ha affidato l'incarico al collega Antonio Cirnelli). Le lesioni considerate sospette dalla magistratura inquirente avrebbero causato traumi superficiali, ma nessuna lesione celebrale o emorragia, Quindi la donna sarebbe morta con traumi, non per i traumi.

La Tac non è comunque un esame definitivo per stabilire con esattezza le cause del decesso di una persona, che saranno invece determinate dall'autospia che sarà effettuata oggi dal medico legale Cirnelli (Del Ben assisterà per la difesa). Nel primo pomeriggio ci sarà quindi, davanti al gip Monica Biasutti, l'udienza di convalida del fermo di Sist.


Il marito: «Non sapevo fosse morta»

L'anziano è in carcere, «spaesato e confuso», non in grado di comprendere quanto sta accadendo. Tanto che l'avvocato Di Pietro non scarta l'ipotesi di chiedere una perizia psichiatrica per stabilire lo stato di salute mentale del 75enne che da sabato scorso si trova rinchiuso in una cella del carcere di Pordenone. Severino Sist ha detto agli inquirenti che la moglie ha sbattuto la testa cadendo dal letto, ripetendo anche al pm Andrea Del Missier che non si sarebbe accorto che era morta. La donna era da tempo costretta a letto per una grave forma di osteoporosi ed era seguita dal servizio di assistenza domiciliare che tre volte la settimana si recava in via Bassi a Fiume Veneto per accertarsi delle condizioni dell'anziana e prestarle le cure del caso. E mercoledì scorso, quando le assistenti hanno scoperto in casa il corpo senza vita di Laura Pin, hanno chiamato il medico di famiglia. Ed è stato proprio quest'ultimo che nel referto trasmesso il giorno dopo ai carabinieri della stazione di Fiume Veneto, ha mettere nero su bianco la presenza di ematomi, mai riscontrati prima, sul volto dell'anziana.

Episodi di maltrattamento nei confronti di Laura

Da quei fogli e dal passato di Severino Sist, che racconta anche di violenze domestiche contro la moglie, si è arrivati alla Procura e all'apertura di un fascicolo di indagine. Il sostituto procuratore Del Missier dopo l'interrogatorio del 75enne ha ravvisato «gravi indizi di colpevolezza». E il fermo è stato deciso dal pm per il pericolo di fuga dell'indiziato, che comunque non poteva rimanere ai domiciliari in quanto l'abitazione di via Bassi è stata sottoposta a sequestro. L'avvocato Di Pietro dal canto suo ha descritto «un anziano molto confuso che faceva fatica a ricordare date e situazioni. Non in grado di chiarire alcune circostanze e di capire che la moglie era morta».

Laura, una donna fragile e malata. Ma lui non voleva ricoverarla in una casa di assistenza

La famiglia Sist

Laura Pin non era autosufficiente da un anno, molto deperita, doveva essere costantemente seguita e le sue condizioni erano considerate molto gravi. Severino Sist si occupava di lei, della casa e del lavoro, con l'aiuto tre volte la settimana dell'assistenza domiciliare per la moglie. Un uomo a sua volta in difficoltà, come ha detto l'avvocato Di Pietro; un anziano assistito dal Centro di salute mentale. I due figli della coppia avevano insistito affinchè la mamma andasse in una struttura per essere asssistita giorno e notte, ma il marito si era sempre rifiutato.

Ultimo aggiornamento: 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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