Il giallo di Fiume Veneto: Sist spaesato all'interrogatorio. «Deve essere curato». Domani l'autopsia

Lunedì 3 Luglio 2023 di Loris Del Frate e Marco Corazza
Sist era spaesato all'interrogatorio. «Deve essere curato». Domani l'autopsia sul corpo della donna

FIUME VENETO - Botte violente in faccia e in altre parti del corpo sino ad ucciderla o - come invece ha affermato Severino Sist durante l'interrogatorio - due cadute accidentali dal letto che hanno causato le ecchimosi sul volto e sulla testa della moglie, Laura Pin, 74 anni, trovata senza vita nei giorni scorsi nella sua casa a Fiume Veneto? Per l'accusa non ci sarebbero dubbi visto che il sostituto procuratore Andrea Del Missier ha ordinato il fermo dell'uomo e - per il pericolo di fuga - lo ha associato al carcere di Pordenone. Disposto anche il sequestro dei vestiti dell'uomo, per individuare eventuali tracce biologiche.


L'interrogatorio

Per l'avvocato Antonino Di Pietro che lo difende e per il consulente tecnico, Giovanni Del Ben, invece, di dubbi che ne sarebbero. Parecchi. A cominciare dal fatto che Severino Sist, 75 anni, venerdì pomeriggio non sarebbe stato in grado di sostenere l'interrogatorio perchè era molto confuso e spaesato. Non a caso lo stesso avvocato difensore lo aveva invitato ad avvalersi della facoltà di non rispondere alla domande del sostituto procuratore. Proprio il suo stato di salute mentale, sempre secondo la difesa, potrebbe aver causato le indecisioni e le contraddizioni in cui sarebbe "inciampato" Severino Sist nel suo racconto e che sarebbero alla base del fermo. Ma c'è di più. Solo una volta arrivato in carcere sarebbe emerso il fatto che è seguito dal Centro di salute mentale e che fa uso di farmaci.

Un fatto questo che potrebbe indurre l'avvocato Antonino Di Pietro a chiedere il trasferimento dal Casello dove è rinchiuso Severino Sist, in una struttura protetta in modo da avere le cure appropriate.

L'autopsia

Domani l'anatomo patologo Antonello Cirnelli eseguirà l'autopsia per cercare di far luce su quegli ematomi che il medico di famiglia, arrivato in casa per dichiarare il decesso della donna, aveva individuato sul viso, sul mento e sulla testa. Botte che lo hanno indotto ad avvertire i Carabinieri. All'autopsia parteciperà anche il dottor Giovanni Del Ben, consulente della difesa che a sua volta cercherà di capire se quelle ecchimosi, invece, sono compatibili con le cadute dal letto (è senza brandine) indicate dal marito della vittima. Oggi, intanto, sarà eseguita una Tac total body sul corpo della donna per cercare di individuare in maniera ancora più chiara l'origine di quelle botte e di scoprire se ce ne sono state anche altre, che per l'accusa sarebbero conseguenza di pugni o colpi con un corpo contundente.


La figlia

L'avvocato Antonino Di Pietro, da quanto si è saputo, avrebbe parlato anche con la figlia della coppia che vive a Fiume Veneto, ma non nella casa in cui è stata trovata morta la mamma. La donna era molto provata per quanto accaduto e non riusciva a credere che il padre potesse aver fatto una cosa del genere. Oggi l'avvocato andrà in carcere a trovare il suo assistito per vedere come sta e per cercare di parlare con lui. «Non voglio dire nulla - spiega Antonino Di Pietro - perchè si tratta di un caso avvenuto in una situazione veramente particolare e di notevole disagio. Prima di tutto voglio parlare con il mio assistito, poi vedremo come procedere. Resta il fatto che a mio avviso deve uscire dal carcere ed essere accolto in una struttura sanitaria protetta».

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Perizia

Proprio a fronte dello stato confusionale in cui si trovava l'uomo durante il suo primo interrogatorio, il fatto di essere seguito dal Csm e di far uso di farmaci, oltre alla prossima richiesta di farlo uscire dal carcere per affidarlo a una struttura protetta, l'avvocato starebbe anche valutando la concreta possibilità di fare una domanda per la perizia psichiatrica in modo da stabilire la salute mentale del suo assistito. Questo passaggio, in ogni caso, non inficia il fatto che il percorso principale sarà quello di dimostrare che Sist ha detto la verità quando ha affermato che la moglie è caduta dal letto in almeno due occasioni. Sempre domani, giorno in cui sarà eseguita l'autopsia, si terrà anche l'interrogatorio di garanzia dopo il quale il giudice dovrà valutare se confermare il fermo dell'uomo e nel caso associarlo nuovamente al Castello o inviarlo in una struttura protetta.

Ultimo aggiornamento: 11:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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