PORDENONE - La Procura ha avviato accertamenti sul decesso di una 74enne di Fiume Veneto. Tre giorni fa la donna, che si chiamava Laura Pin, da tempo sofferente e costretta a letto, è stata trovata senza vita dagli operatori domiciliari che le prestavano assistenza. Il medico curante che ha constatato il decesso, facendolo risalire a circa dodici ore prima, ha evidenziato delle ecchimosi di cui non ha saputo dare una spiegazione.
Gli accertamenti
Le verifiche sono in corso e al momento non si è ritenuto necessario fare iscrizioni sul registro degli indagati. Come primo atto è stata disposta l’autopsia e l’incarico è stato conferito ieri mattina al medico legale Antonello Cirnelli, al quale il magistrato si è affidato per risalire alle cause della morte e stabilire se le ecchimosi riscontrate dal medico curante durante il suo intervento possano essere riconducibili all’allettamento o alle patologie di cui soffriva l’anziana. Ulteriori verifiche, sempre nella mattinata di ieri, sono state delegate ai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale.
Le indagini
La donna mercoledì è stata trovata senza vita in camera da letto dagli assistenti domiciliari. Il marito, Severino Sist, era in casa, ma non aveva avvertito nessuno, nemmeno i figli. Dopo l’intervento del medico e delle forze dell’ordine, la salma è stata trasportata nelle celle mortuarie dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel pomeriggio di ieri, in attesa che i risultati degli accertamenti medico legali forniscano indicazioni più precise, è stato a sentito dagli inquirenti, come persona informata sui fatti, il marito. Con lui hanno cercato di ricostruire come la donna avesse trascorso la giornata di martedì, se avesse accusato dei malori o se si fosse lamentata per qualche malessere. La Procura è intenzionata a fare chiarezza ed è per questo che sta cercando di approfondire ogni circostanza, a cominciare dal motivo per cui il decesso non è stato comunicato tempestivamente dal coniuge. Oltre al marito, che ha settantacinque anni, saranno sentiti anche i figli. Si tratta di un passaggio doloroso per la famiglia, ma necessario per aiutare la Procura a orientarsi prima che il medico legale depositi i primi riscontri che arriveranno dall’esame autoptico.