UDINE - Dal clima di festa alla paura in pochi istanti, meno di un secondo. E solo un delicato e lungo intervento chirurgico ha salvato a un bimbo di meno di dieci anni tre dita di una mano e una possibile carriera ad alti livelli nel mondo del calcio che conta. Sabato pomeriggio, infatti, sul ghiaccio della pista di pattinaggio allestita per il Natale in piazza Primo Maggio a Udine, in Friuli, un bimbo in vacanza con i genitori è stato investito dalle lame dei pattini di un altro ragazzino che si stava divertendo nell’area dei festeggiamenti.
Il bimbo, che non vive in Friuli Venezia Giulia, milita nelle formazioni giovanili dell’Inter e di ruolo fa il portiere. Ad interessarsi del caso sono ora gli avvocati udinesi Santo e Francesca Tutino. «Gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Udine - ha fatto sapere ieri il consulente dello studio legale udinese -, alla Questura e al sindaco della città, Alberto Felice De Toni». L’obiettivo dei legali è quello di far luce sulle cause di quanto è successo sabato sulla pista di ghiaccio natalizia di piazza Primo Maggio. Coinvolto anche il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria universitaria del Friuli Centrale.
«Ci concentriamo in particolare su alcuni aspetti - ha proseguito sempre il consulente dello studio Tutino -, in primis sulle condizioni del ghiaccio sul quale stavano pattinando tanti ragazzini. In seconda battuta vogliamo conoscere quali norme di prevenzione siano state adottate, se le lame siano così taglienti. E ancora se sia stata fatta firmare alla famiglia la liberatoria prima dell’ingresso nel perimetro ghiacciato». Al sindaco De Toni la richiesta di valutare la chiusura preventiva dell’attrazione per effettuare i controlli.