Calano i contagi, ma crescono i ricoveri: ospedali in sofferenza

Mercoledì 31 Marzo 2021 di Davide Lisetto
Calano i contagi ma crescono i ricoveri: ospedali in sofferenza

FRIULI -  Per capire se si tratti di un inizio di un trend è ancora presto. Ma dal bollettino degli ultimi giorni - e di ieri in particolare, visto che si tratta dei dati di un giorno infrasettimanale - emerge che il numero dei contagi è in discesa. Sono stati 447 i nuovi positivi in regione nelle ultime 24 ore. Siamo nell’ordine della metà rispetto ai numeri di un paio di settimane fa. E una lieve discesa si registra anche sui posti letto occupati negli ospedali: in particolare nelle Terapie intensive si è passati dagli 86 di lunedì agli 80 di ieri: il livello di occupazione è al 49 per cento, ben otto punti sopra la media nazionale e 19 punti sopra la soglia critica stabilita al 30 per cento. Qualche unità in meno anche nei ricoveri in area medica. I decessi sono stati 15, uno nel Friuli occidentale. Ma ieri è stata anche la giornata in cui nella terza commissione del Consiglio regionale si è fatto il punto sull’andamento della pandemia contrassegnata ormai dalla variante inglese del virus. Il vicegovernatore Riccardo Riccardi ha annunciato che su punta su 10 mila vaccini al giorno. È questa la nostra quota parte dei 500 mila previsti a livello nazionale dalla gestione commissariale». In commissione uno dei dati più allarmanti emersi - secondo quanto illustrato dal professor Fabio Barbone, capo della task-force regionale - riguarda proprio l’occupazione delle Terapie intensive. Dai dati è emerso che il Friuli Venezia Giulia è l’unica regione in Italia che ha avuto le terapie intensiva sotto stress (cioé con un’occupazione superiore alla soglia critica del 30 per cento) per un periodo più lungo: l’occupazione è stata critica per oltre quattro mesi e mezzo, cioé in maniera continuativa dalla seconda alla terza ondata. Nell’ultimo periodo l’età dei malati accolti in Intensiva si è abbassata e anche il numero di giorni (prima dei casi di morte) si è accorciato da 10 a 7 giorni. Mentre nelle aree mediche, a febbraio, si era registrato un calo delle presenze di malati Covid.
GLI ALTRI DATI
Rispetto alla diffusione dei contagi - sempre secondo quanto emerso dalla relazione - il numero di focolai maggiore viene individuato all’interno delle famiglie. Subito dopo i luoghi dove ci si contagia di più sono i posti di lavoro che sono, dopo le famiglie, le situazioni più a rischio con quasi la metà dei casi di contrazione del virus. Una particolarità: tra i luoghi di lavoro più colpiti risultano le caserme. Nella classifica dei luoghi di contagio poi vengono le scuole. Nel primo trimestre 2021 (fino a prima del ritorno della didattica a distanza di un paio di settimane fa) nelle scuole si sono registrati fino a 61 focolai a settimana. Un numero mai raggiunto prima - sempre stando alla relazione -: sempre escludendo i focolai domestici, quelli a scuola hanno ricoperto una percentuale che è variata dal 20 al 30 per cento dei casi complessivi. 
LA MORTALITÀ
Quella relativa, è stato spiegato, alla letalità grezza - il rapporto tra casi positivi e decessi - è ora al 3,4% in regione contro una media nazionale del 3,1%, comunque inferiore a diverse regioni del nord. Mentre la mortalità standardizzata per il 2020 - un dato che si riferisce a tutte le cause di decesso e confronta la media del periodo 2015-19 con quella del primo anno del Covid - ha visto in Fvg un aumento del 12,5%, inferiore sia alla media nazionale (15,6) sia a quella del Nord nel suo complesso (24,6). «Quanto alla mortalità - ha aggiunto poi Riccardi - non è un buon servizio alla verità fare la contabilità tra un mese e l’altro: i dati sull’incidenza del contagio ci dicono che siamo più o meno nella media italiana, e al di sotto di molte altre regioni».
BOLLETTINO
In regione ieri 447 casi, 15 decessi.

Dei quali nel Friuli occidentale, a perdere la vita in ospedale una donna di 84 anni di Porcia. I ricoveri nelle terapie intensive calano a 80 mentre quelli in altri reparti scendono a 671. I decessi complessivamente ammontano a 3.290, con la seguente suddivisione territoriale: 702 a Trieste, 1.721 a Udine, 632 a Pordenone e 235 a Gorizia. In isolamento 14.622 persone. Sul fronte contagi in Azienda sanitaria riscontrata la positività di un infermiere e tre operatori socio-sanitari.

Ultimo aggiornamento: 19:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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