Fedriga mette in guardia: "Valori ok, ma se si superano si rischia la zona rossa". E conferma l'ordinanza restrittiva

Mercoledì 11 Novembre 2020 di Redazione
L'epidemia corre anche in Fvg
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TRIESTE - «Abbiamo un Rt più alto di 1,5: evidentemente il virus si è diffuso in modo consistente.

Siamo in quella via dove, malgrado un sistema sanitario più forte rispetto ad altre parti, abbiamo una diffusione elevata. Se noi dovessimo superare un altro degli indici, non rischiamo la zona arancione, ma rischiamo direttamente la zona rossa». Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo a Cartabianca su Raitre. «Nella notte  ho parlato con il ministro della Salute, Roberto Speranza - ha spiegato - non c'è l'ipotesi oggi che Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto diventino zona arancione. Noi, come Veneto ed Emilia Romagna, stiamo tenendo dal punto di vista dell'organizzazione sanitaria. Stiamo potenziando il lavoro», ma «il virus - ha ribadito si è diffuso in modo consistente». 

LE MISURE

«Abbiamo visto fenomeni, soprattutto nei fine settimana, dove in realtà prima delle 18» e quindi prima della chiusura dei locali «c'erano più persone in piedi, vicine e senza mascherina». Questo è un aspetto che «ci preoccupa. Cercheremo di andarlo a limitare». Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ai microfoni di Radio Capital, riferendosi all'incontro in programma oggi con i governatori del Veneto, Luca Zaia, e dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per introdurre nei rispettivi territori «misure che possono ridurre gli assembramenti». «Una ipotesi - ha spiegato Fedriga - può essere la consumazione obbligatoria da seduti e vedere se limitare anche il numero di persone sedute allo stesso tavolo, come previsto dal Dpcm ma in modo più blando. Il nostro scopo è non pesare ancora di più sulle attività economiche». Perché, parlando di tutela della salute, «anche nell'economia - ha osservato - c'è una buona parte di salute, perché porta da mangiare. Per questo serve equilibrio». E per quanto riguarda le ultime decisioni del governo, ha concluso, «avrei dato una compensazione che non può essere dettata da un semplice calcolo matematico ma ci deve essere dietro anche una scelta politica».

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