Chiude l'ultimo bar a Dardago, tre clienti affezionati organizzano brindisi di protesta in piazza

La comitiva di amici si è portata la bottiglia e i bicchieri di carta, oltre alle sedie

Domenica 1 Ottobre 2023 di Francesca Giannelli
Chiude l'ultimo bar a Dardago, tre clienti affezionati organizzano brindisi di protesta in piazza

BUDOIA - Tutto chiuso in piazza a Dardago, agli amici non resta che bere un bicchiere fuori dal portone. Singolare protesta nel centro del paese l'altro pomeriggio, quando i tre amici, non potendo contare sul bar del paese, l'ombra l'hanno bevuta in piazza, fuori da uno dei portoni che si affacciano su quello che una volta era il cuore pulsante del borgo. Sono Guido Cecchelin, Claudio Querenghi e Toni Zambon Mao, che si sono accordati per bere un bicchiere in compagnia e ricordare che a Dardago non c'è più un bar aperto. «Vogliamo invitare a darsi da fare - spiega un quarto amico che resta dietro le quinte -, non abbiamo più un locale dove trovarci a fare quattro chiacchiere in compagnia. E fino a che si può stare fuori, ma con l'inverno che si avvicina è proprio un peccato». A pochi metri, l'unico esercizio in attività è una bottega di alimentari, giornalaio e tabacchi che d'estate resta anche aperta più a lungo, per chi vuole prendere un gelato confezionato e fermarsi in piazza che riprende a vivere, in qualche serata.
Quello che manca di più è il bar Montecavallo, poi pizzeria gestita da Nino Cosmo e la moglie Alida fino a fine 2014. I tavoli si allargavano in estate su una parte della piazza e nelle calde serate afose c'era il tutto esaurito. A pochi metri dalla piazza altri due locali, il bar al Campanile, anche questo uno storico luogo di ritrovo nella piazzetta vicino alla scuola dell'infanzia, e il bar dalla Rossa, nel tempo diventato spaghetteria e cucineria, ora chiuso, in via Castello, la strada che prosegue verso la val de Croda, dove ci sono i più fortunati locali del Ciastelat e dello Chalet. Da poco ha chiuso per la seconda volta in un anno il Campanile, anche se i proprietari hanno progetti futuri che non vogliono ancora rivelare. Così i quattro amici non si possono più trovare al bar, se non scendendo a Budoia o salendo in valle. L'albergo Montecavallo è in vendita e a Dardago si spera che qualcosa si muova, dal piano di azione locale per il turismo avviato lo scorso anno tra Caneva, Polcenigo e Budoia, dovrebbe presentare a breve gli sviluppi futuri, anche per gli altri comuni della Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane Cavallo e Cansiglio.
Dardago è un punto nevralgico per il passaggio verso Cavallo e Cansiglio, per il turismo lento che sale attraverso la strada della Venezia delle Nevi, cicloturistica che collega il centro pedemontano alla montagna, dove si innesta con la dorsale Cavallo Cansiglio.

Ma anche punto di passaggio del Cammino di San Cristoforo, del quale proprio nella bottega in piazza si trovano le mappe e c'è la possibilità di farsi fare un timbro. Entrambe le strade saranno oggetto di lavori di sistemazione a breve e anche questo è un punto di forza. Quello che manca è la ricettività in paese, non tanto quella dei piccoli bed and breakfast che negli anni hanno ampliato l'offerta, quanto di locali per i visitatori di passaggio e i residenti, che avrebbero così la possibilità di bere un caffè o un aperitivo in compagnia.

Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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