Bus ecologici, la beffa della gara verde, ora i veicoli a metano costano il 500% in più

Sabato 7 Maggio 2022 di Marco Agrusti
Bus ecologici, la beffa della gara verde, ora i veicoli a metano costano il 500% in più

PORDENONE - La gara d'appalto è già andata in porto, non si può più tornare indietro.

Ma rischia di essere una mezza fregatura. Perché da quando l'operazione è stata messa in campo, a cambiare è stato non tanto il contesto locale, ma le dinamiche economiche del mondo intero. La storia arriva dalla provincia di Pordenone ed è l'esempio perfetto dello choc che può provocare la crisi degli idrocarburi. L'azienda territoriale per il trasporto pubblico - l'Atap - aveva infatti deciso di comprare 16 nuovi autobus a metano liquido. Transizione ecologica, abbandono del gasolio, svolta green. Erano queste le parole in voga nella seconda parte del 2021. Non c'era la guerra, il metano oscillava attorno a valori di prezzo umani. Sono bastati pochi mesi del nuovo anno e l'operazione ecologica del Friuli Occidentale si è trasformata in un boomerang.


LA SVOLTA
«Ci siamo trovati in una situazione complicata - ha spiegato ieri il presidente di Atap, Narciso Gaspardo - : il metano liquido che alimenterà i sedici nuovi autobus acquistati con gara d'appalto ora costa circa il 500 per cento in più rispetto a prima». In poche parole, più del gasolio che alimenta ancora la flotta urbana e interurbana e che fino a pochi mesi fa era visto come il nemico da sconfiggere, l'inquinante da mandare definitivamente allo sfasciacarrozze. E invece? Retromarcia totale. La gara d'appalto non si può mica disdire, bisogna andare avanti. Ma i vertici della società di trasporto hanno preso una decisione dettata dalla prudenza. «A questo punto - è stato il ragionamento del presidente Gaspardo - non dismetteremo più (almeno nel medio periodo) i mezzi che sono ancora alimentati a gasolio». Si punterà quindi a un affiancamento, ma se la crisi dei prezzi degli idrocarburi non dovesse dare segnali di miglioramento, è possibile che sulla strada ci finiscano ancora i vecchi autobus, con i sedici mezzi iper-moderni alimentati a metano liquido che di fatto diventerebbero troppo costosi persino da accendere nel piazzale. L'alimentazione, infatti, non sarebbe garantita dal bio-metano, che si ricava dalla lavorazione del rifiuto umido e che si può produrre localmente. Il metano liquido segue invece lo stesso percorso del gas: non è nostro, dev'essere importato. Attualmente in Friuli arriva dagli impianti di lavorazione della Liguria e di Ravenna. Ma i costi sono quasi insostenibili.


CONTROMISURE
«In questo momento - ha commentato l'assessore all'Urbanistica di Pordenone, Cristina Amirante - tutto costa di più. Ed è folle che a livello centrale si decida comunque di mandare avanti gare d'appalto in un momento simile, nel quale i prezzi rappresentano la differenza tra un guadagno e una perdita. Contiamo molto sullo sviluppo della tecnologia a biometano, ma questo è decisamente il momento peggiore per investire. L'elettrico? Il discorso è sempre quello. Come produciamo l'elettricità? Il costo sarebbe simile». I sedici nuovi autobus a metano liquido dovrebbero entrare a far parte della flotta entro l'anno. Sarà una gara tra prezzo e consegna.

 

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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