Bocciofila in rosso, i debiti a quota centomila euro: ultimatum della banca al Comune

Venerdì 7 Luglio 2023 di Chiara Muzzin
Campo bocce di Savorgnano

SAN VITO - Vengono al pettine i nodi legati all'annosa situazione debitoria dell'asd Bocciofila Sanvitese, associazione che gestisce, in convenzione con il Comune, il campo da bocce di Savorgnano.
Una storia cominciata quasi dieci anni fa, in seguito ad un inghippo che aveva riguardato l'installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto del bocciodromo, con tutti gli strascichi del caso. Il rischio è ora quello di una causa tra l'ente comunale e Friulovest Banca, che nei giorni scorsi, attraverso una Pec stilata dall'avvocato Casucci, «intimava al Comune il pagamento di 90.520 euro, oltre interessi convenzionali, diffidando lo stesso al pagamento entro 15 giorni, pena l'esercizio di azione legale in relazione agli asseriti rapporti convenzionali tra il Comune e l'asd Bocciofila Sanvitese».

BATTAGLIA LEGALE
Si legge nella determinazione pubblicata di recente sull'albo pretorio, dall'Ufficio Affari legali del Comune.
Nel documento viene annunciato che l'ente comunale, a sua volta, ha "ritenuto di incaricare un legale che fornisca il servizio di assistenza giuridico-legale e che verifichi i presupposti per evitare l'insorgere di una lite giudiziaria che porterebbe all'esborso di spese legali per la rappresentanza e difesa in giudizio e ad una possibile condanna del Comune al pagamento.

Lo studio legale Gasparinetti e Giorgi viene reso noto nella determinazione , con sede a San Vito, in piazza del Popolo, si è dichiarato disponibile ad assumere l'incarico". Il preventivo, sommando le varie voci, ammonta a poco meno di 3mila euro (2.896,35).

LA VICENDA
«Le vicende - precisa il segretario comunale Andrea Musto - sono precedenti al mandato dell'attuale amministrazione comunale. La banca ha nominato un legale per farsi avanti con le proprie ragioni, ritenendo di avere diritto ad un pagamento, e noi abbiamo fatto altrettanto, per tutelarci. Non siamo in una fase di causa - continua Musto - ma di discussione su determinate posizioni tra le parti coinvolte nella vicenda. Noi confidiamo di trovare una soluzione che metta al riparo tutti».
I problemi erano cominciati nel 2014. L'associazione sportiva, con l'autorizzazione del Comune, aveva fatto installare da una ditta i pannelli fotovoltaici sul tetto del bocciodromo. Un gesto compiuto con le migliori intenzioni, dietro al quale, però, si era probabilmente celata una truffa, che aveva interessato anche l'associazione della pallamano. A causa di incongruenze legate alle certificazioni del fotovoltaico, il Gse (Gestore dei servizi energetici) aveva smesso di concedere i contributi al sodalizio, chiedendo indietro anche quelli già erogati. Per quanto riguarda l'associazione della pallamano, che aveva fatto applicare i pannelli sul tetto del palazzetto dello sport di Ligugnana, le vicende si erano concluse favorevolmente, grazie anche all'intervento tempestivo di un legale. L'avvocato aveva difeso gli interessi del gruppo della pallamano e di quello del rugby, che si era fuso con esso.
Diversamente era andata per la storica bocciofila, interessata negli anni dal rapido susseguirsi di una serie di presidenti, con difficoltà prima legate alla crisi e poi alla pandemia. Una situazione che, negli anni, ha portato all'accumularsi di debiti per quasi 100mila euro e che «deve essere risolta», dichiara il sindaco Alberto Bernava. Una questione che pende da tempo come una spada di Damocle, talvolta citata con preoccupazione durante le riunioni del consiglio comunale, ad esempio. Stando a quanto si legge in uno dei punti della determinazione, si conta ora sui professionisti del territorio «ritenuto che l'avvocato Francesco Gasparinetti, dello studio Gasparinetti e Giorgi abbia le competenze professionali per adempiere all'incarico legale di patrocinio dell'ente nella controversia in oggetto».
 

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