Il presidente Zaia all’inaugurazione de “El nostro Leon”: la statua all'ingresso del paese

Domenica 14 Maggio 2023 di Luca Marin
Luca Zaia all'inaugurazione

VILLA DEL CONTE - La strada provinciale 39 che collega il centro di Santa Giustina a Villa del Conte chiusa al traffico dalle 8.30 del mattino fino alle due del pomeriggio, un grande stand gastronomico dove gratuitamente si potevano mangiare piatti di pasta, panini e formaggio oltre che bere del prosecco o della birra e, ancora, decine di autorità civili e militari . L’inaugurazione della scultura “El nostro Leon” di San Marco nella rotonda di via Dante è stato un bagno di folla. Il Consorzio Il Colle di Santa Giustina, che riunisce una sessantina di aziende locali del settore della manutenzione e ristrutturazione edilizia, ha organizzato una giornata che resterà nella storia della comunità.


LA FOLLA
In oltre un migliaio hanno partecipato al taglio del nastro di un’opera unica nel suo genere: una scultura di più di 20 quintali in un unico blocco di pietra di Vicenza, tipica del territorio berico, eseguita dal maestro di Montecchio Maggiore Alberto Negrin. Una statua, costata circa centomila, posizionata sopra una struttura girevole che le consente di girare attorno a se stessa ben 15 volte ogni ora. Sorpreso dell’opera d’arte è stato per primo il presidente del Veneto Luca Zaia. «In otto anni ho inaugurato 450 rotatorie ma non ho mai visto niente del genere - ha ammesso stupito - Il leone che gira a 360 gradi non l’ho visto da nessun’altra parte. Credo che Santa Giustina diventerà un riferimento per tutte le rotatorie della nostra regione e non solo». Zaia, come sempre, ha attirato l’attenzione della folla: prima di arrivare alla rotonda per l’inaugurazione dell’opera si è concesso a selfie, strette di mano e sorrisi per tutti.
Dopo aver visitato l’azienda Baido di arredocomponenti (150 dipendenti per un fatturato lo scorso anno di 30 milioni di euro), il presidente del Veneto si è dato agli osannanti fan lungo il tragitto.

Vicino alla scultura al microfono ha ricordato i 1100 anni della Repubblica Veneta. «La storia non si rinnega - ha detto - Non siamo nostalgici ma orgogliosi delle nostre origini. Non siamo mai stati guerrafondai: un tempo la diplomazia del Mediteranneo era scritta in lingua veneta. Il Leone di San Marco Evangelista con il libro aperto significa che è in pace. Noi oggi lanciamo al mondo intero un segnale di speranza perché la guerra in Ucraina finisca al più presto».


IL PROMOTORE
Emozionato, il presidente del Consorzio il Colle Michele Giacomazzi ha spiegato perché è stata realizzata questa straordinaria scultura che rimarrà negli anni. «Il nostro obiettivo, da un’idea nata un paio di anni fa in piena pandemia e maturato dopo una serie di cene con amici, è esclusivamente quello di valorizzare la nostra storia e la nostra cultura - ha precisato - Il Leone alato è un’icona che attraversa i secoli ed è simbolo di maestà, di vittoria e di pace. É l’immagine per eccellenza della nostra regione e io ne vado fiero. Il Comune nel 2020 aveva indetto un bando per la manutenzione della nuova rotonda inaugurata nel 2019 e noi abbiamo pensato di realizzare una statua che attirasse l’attenzione di tutti e diventasse un simbolo vincente del nostro territorio comunale che conta oltre 600 partite Iva».
 

Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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