Padova. Ragazzina di 13 anni abusata dagli zii: entrambi gli orchi ora sono in carcere

La 13enne era costretta a non andare a scuola e veniva abusata sessualmente anche più volte a settimana

Giovedì 27 Ottobre 2022 di Marina Lucchin
13enne stuprata da zio e cognato (foto d'archivio)
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PADOVA - Stuprava la nipotina di 13 anni, ridotta in mezza schiavitù in casa, come una novella Cenerentola costretta a non andare a scuola e a occuparsi solo degli animali e delle faccende domestiche. La violentava assieme al cognato, il tutto con la connivenza della moglie, zia carnale della ragazzina. Il cognato, latitante, è stato arrestato in Islanda la settimana scorsa. E ora anche il secondo orco è finito finalmente dietro le sbarre. Gli agenti della Catturandi della Squadra Mobile hanno stretto le manette ai polsi del 49enne rumeno, domiciliato a Padova, condannato a 12 anni di carcere per violenza sessuale aggravata, con interdizione perpetua da qualsiasi ufficio di tutela e curatela. I poliziotti gli hanno notificato un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica e lo hanno immediatamente condotto in carcere in via Due Palazzi dove dovrà scontare la lunga pena.

Già la scorsa settimana, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, gli agenti della Polizia di Stato avevano rintracciato in Islanda il cognato dell'uomo, un 47enne rumeno, anche lui condannato per i medesimi fatti a 6 anni di reclusione. Quest'ultimo è stato rintracciato per il tramite delle autorità islandesi ed estradato in Italia in virtù di un Mandato d'Arresto Europeo. Per entrambi la condanna deriva da un'attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile di Padova che ha riguardato una tredicenne, cui era stata anni fa affidata dalla madre alla sorella, che vive in Italia. Pensava di averle offerto una vita migliore, invece è piombata in un incubo senza fine fatto di privazioni, botte, violenze, stupri, da chi, invece, avrebbe dovuto amarla e crescerla.

La giovane, cui venne negata la possibilità di frequentare la scuola ed ogni libertà di movimento, fu fatta oggetto di ingiustificate punizioni, e costantemente insultata e percossa. A seguito di alcune segnalazioni ed avviate le dovute indagini, gli agenti della Squadra Mobile accertarono che la ragazzina era stata negli anni abusata sessualmente, anche più volte a settimana.

Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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