VIGONZA - Lavoratrici senza stipendio e ditta svanita nel nulla. La vicenda parte da Pionca, dove ha sede l'impresa di pulizia Bamr Srl, e approda all'Uti (Unione territoriale intercomunale) delle Valli e delle Dolomiti friulane, in particolare nei Comuni di Montereale e Valcellina. Qui, da tre mesi, le lavoratrici della Bamr impiegate nei lavori di pulizia negli edifici pubblici dei Comuni dell'Uti non ricevono lo stipendio e proprio ieri, dopo ripetuti tentativi di trovare un accordo con la ditta, hanno proclamato lo sciopero di un giorno.
LA PROTESTA«Il numero esatto delle lavoratrici mi manca; c'è un'addetta per ogni Comune e le municipalità in tutto sono otto. Tuttavia non tutte sono iscritte al sindacato, ma credo che il problema riguardi tutte. L'appalto con la Bamr è unico ed stato gestito dall'Uti e risale al 2017 spiega Massimiliano Burelli della Filcams Cgil - riguarda la pulizia degli uffici comunali e da ottobre le dipendenti della Bamr non vengono pagate. Abbiamo chiesto la messa in mora della ditta per il mancato pagamento degli stipendi ma senza alcuna risposta. Allora ci siamo rivolti all'Uti e alle amministrazioni comunali affinché paghino loro direttamente le dipendenti, perché come prescrive il codice degli appalti in capo ai Comuni c'è la responsabilità del committente. Questa è la sola soluzione possibile per sbloccare la situazione. Abbiamo cercato di contattare la ditta al telefono ma inutilmente, e nemmeno via mail abbiamo mai ricevuto alcuna risposta. Solo pochi giorni fa, quando abbiamo annunciato il giorno di sciopero, la Bamr si è fatta viva, via mail. Ci è stato detto che sono in difficoltà con la liquidità e ci chiedevano di revocare lo sciopero, cosa che non è avvenuta. Le dipendenti continuano a lavorare per non perdere il posto, ma in queste condizioni diventa difficile».
Tanto che alcune di loro si sono licenziate facendo mancare il servizio, nella speranza di ottenere il licenziamento. Intanto a Vigonza, in via Volta dove ci sono gli uffici della Bamr, è tutto chiuso e nessuno risponde al telefono. Il proprietario dell'immobile dice che «da un paio di giorni qui non ho visto nessuno. E da qualche mese fatico a ricevere il pagamento dell'affitto. Forse ora capisco il motivo. Speriamo che tutto si risolva presto e per il meglio, per le lavoratrici e per noi». Davanti alla porta della Bamr c'è affisso un adesivo con indicato l'indirizzo della sede legale che è in via San Francesco 1, poco distante. Qui però c'è la sede della Mistral Group (azienda che opera nel settore delle pulizie) e del Gruppo Bettin (che opera nella logistica). La ditta di Vigonza possiede l'appalto anche della casa di riposo Angelo Spada di Racconigi, in Piemonte, e a inizio gennaio ha disertato l'incontro in Prefettura per la vertenza che riguarda il mancato pagamento dello stipendio di alcune mensilità a tre lavoratrici.
Lorena Levorato
© RIPRODUZIONE RISERVATA LA PROTESTA«Il numero esatto delle lavoratrici mi manca; c'è un'addetta per ogni Comune e le municipalità in tutto sono otto. Tuttavia non tutte sono iscritte al sindacato, ma credo che il problema riguardi tutte. L'appalto con la Bamr è unico ed stato gestito dall'Uti e risale al 2017 spiega Massimiliano Burelli della Filcams Cgil - riguarda la pulizia degli uffici comunali e da ottobre le dipendenti della Bamr non vengono pagate. Abbiamo chiesto la messa in mora della ditta per il mancato pagamento degli stipendi ma senza alcuna risposta. Allora ci siamo rivolti all'Uti e alle amministrazioni comunali affinché paghino loro direttamente le dipendenti, perché come prescrive il codice degli appalti in capo ai Comuni c'è la responsabilità del committente. Questa è la sola soluzione possibile per sbloccare la situazione. Abbiamo cercato di contattare la ditta al telefono ma inutilmente, e nemmeno via mail abbiamo mai ricevuto alcuna risposta. Solo pochi giorni fa, quando abbiamo annunciato il giorno di sciopero, la Bamr si è fatta viva, via mail. Ci è stato detto che sono in difficoltà con la liquidità e ci chiedevano di revocare lo sciopero, cosa che non è avvenuta. Le dipendenti continuano a lavorare per non perdere il posto, ma in queste condizioni diventa difficile».
Tanto che alcune di loro si sono licenziate facendo mancare il servizio, nella speranza di ottenere il licenziamento. Intanto a Vigonza, in via Volta dove ci sono gli uffici della Bamr, è tutto chiuso e nessuno risponde al telefono. Il proprietario dell'immobile dice che «da un paio di giorni qui non ho visto nessuno. E da qualche mese fatico a ricevere il pagamento dell'affitto. Forse ora capisco il motivo. Speriamo che tutto si risolva presto e per il meglio, per le lavoratrici e per noi». Davanti alla porta della Bamr c'è affisso un adesivo con indicato l'indirizzo della sede legale che è in via San Francesco 1, poco distante. Qui però c'è la sede della Mistral Group (azienda che opera nel settore delle pulizie) e del Gruppo Bettin (che opera nella logistica). La ditta di Vigonza possiede l'appalto anche della casa di riposo Angelo Spada di Racconigi, in Piemonte, e a inizio gennaio ha disertato l'incontro in Prefettura per la vertenza che riguarda il mancato pagamento dello stipendio di alcune mensilità a tre lavoratrici.
Lorena Levorato
