Vaccini disponibili ma cittadini no: restano congelate diecimila dosi

Sabato 26 Giugno 2021 di Elisa Fais
Le lunghe attese sono finite, adesso ad aspettare sono diecimila dosi di vaccino pronte per la somministrazione
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PADOVA - Scoppia il caso dei diecimila posti “galleggianti” per la vaccinazione antiCovid.

Da oltre una settimana le agende dell’Ulss 6 Euganea sono ferme, perché i padovani non sembrano essere più interessati ad accaparrarsi un appuntamento. Eppure siamo appena a metà strada, ben lontani dal raggiungimento dell’immunità di gregge.


I NUMERI
L’ultima fotografia della campagna vaccinale dice che quasi un padovano su due ha ricevuto almeno la prima dose e uno su quattro è già immunizzato con il richiamo. L’ultimo slot aperto dall’azienda sanitaria risale a venerdì 18 giugno, in quell’occasione sono stati messe a disposizione 22mila nuove finestre di prenotazione. Ma, di fatto, ne sono state occupate appena la metà. La situazione ha messo in allarme l’Ulss 6 Euganea, che nelle scorse ore è stata costretta a diffondere un appello alla popolazione. «Già lo sapevamo, il vaccino si è confermato il più valido alleato contro il Covid-19: lo attestano tutte le nostre rianimazioni, che permangono “free”, e le case di riposo, anch’esse liberate dal virus – dichiara il direttore generale, Paolo Fortuna -. Per questo invito calorosamente la cittadinanza che ancora non si è immunizzata a farsi avanti occupando i 10mila posti che sono ancora a disposizione. La nostra macchina è oliatissima e viaggia ormai alla velocità di crociera di 9mila/10mila vaccinazioni al giorno, grazie come sapete alla collaborazione di tanti partners». Vaccinazione che, mai quanto ora, risulta fondamentale per viaggiare e ottenere il green pass. «Adesso che è iniziata l’estate, con le vacanze per molti alle porte – continua Fortuna - proteggere se stessi e i propri cari in questa stagione di maggiore mobilità si rivela ancora più importante».


LA CAMPAGNA
I residenti dell’intera provincia potenzialmente coinvolti nella campagna vaccinale, quindi dai 12 anni in su, sono oltre 800 mila. Da domenica 27 dicembre, il giorno che ha dato il via all’immunizzazione di massa, ad oggi risultano somministrate 751.500 dosi (il dato somma sia le prime, che le seconde iniezioni). Sembrano lontani i momenti in cui il portale veniva preso d’assalto e registrava il tutto esaurito nel giro qualche ora, o al massimo pochi giorni. Con l’arrivo del caldo, la corsa alla vaccinazione inizia ad arrancare. Probabilmente i più convinti hanno già avuto modo di prenotarsi, e ora rimane lo zoccolo duro della popolazione. Molti, visto il calo dei contagi e dei ricoveri, tendono a non pensarci più e non prendere posizione. In Veneto rimane da vaccinare l’87% dei ragazzi tra 12 e 19 anni, il 70% della decade dei ventenni, il 69% dei trentenni, il 42% dei quarantenni, il 29% dei cinquantenni , il 18% dei sessantenni, il 10% delle persone tra 70 e 79 anni e appena il 3% degli over80. 


IL BILANCIO
Il Covid comunque continua a circolare, l’ultimo bollettino di Azienda Zero indica undici nuovi casi e un decesso tra giovedì e venerdì. I positivi al tampone scendono a 612. Negli ospedali rimangono solo 23 pazienti ricoverati.


LE FARMACIE
Intanto da giovedì primo luglio scatta la vaccinazione in 30 farmacie dell’Ulss 6 Euganea. E’ possibile prenotare sin da oggi, contattando direttamente la farmacia aderente all’iniziativa. L’elenco completo, in continuo aggiornamento, è sul sito aulss6.veneto.it. Sono esclusi i pazienti vulnerabili, coloro che soffrono di patologie e chi ha meno di 18 anni. «Siamo orgogliosi di metterci a disposizione dei cittadini – afferma il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Padova, Giovanni Cirilli -. Somministreremo Moderna, che essendo un vaccino a mRna ha effetti collaterali estremamente rari. Inoltre, abbiamo l’obbligo di vaccinare solo persone sane, basta avere il diabete o essere ipertesi per essere esclusi». Fondamentale è il momento dell’anamnesi pre-vaccinale. «Per non sprecare dosi, l’ideale sarebbe raccogliere le richieste e completare l’anamnesi almeno una settimana prima dell’inoculazione. Solo così potranno essere effettuati ordini oculati, visto che con una fiala si ottengono dieci dosi», chiarisce Andrea Collesei, presidente dei farmacisti non titolari di Padova.

 

Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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