Tananai. «Il portafortuna? Bere uno shottino prima dello show». Il cantante chiude stasera a Padova il suo tour

Sabato 13 Maggio 2023 di Elena Filini
Tananai

«Il mio rito? Uno shottino di rum scadente. Sempre lo stesso, dall'inizio. Mi ha portato fortuna». Alberto Cotta Ramusino aka Tananai chiude a Padova il tour nei palazzetti stasera in una versione live inedita accompagnato dalla sua band, in una formazione più estesa, che vede alle chitarre Riccardo Onori e Enrico Wolfgang Cavion, alle tastiere Daniel Bestonzo, al basso Lucio Fasino e alla batteria Donald Renda, con la direzione artistica di Stefano Clessi.

Venti canzoni per quasi due ore di show, Tananai porta sul palco i suoi più grandi successi, dalle hit su cui scatenarsi, come "Baby Goddamn" e "Sesso Occasionale", "Abissale" e "Tango" tratte dal suo primo album di inediti "Rave, Eclissi" e da "Piccoli boati".


Come sono andate le serate?
«Da Dio. Non mi aspettavo tutto quel calore».


Chi viene a sentire i suoi concerti?
«È un pubblico vario: ci sono ragazzi dai 20 ai 30 anni, ci sono anche bimbi e bimbe con le famiglie. Canzoni come Tango sono arrivate ai più piccoli».


Ma davvero ha questo rito con la band?
«Si. Ci ha portato fortuna quando non eravamo nessuno. E allora continuiamo. Ci bagniamo le labbra con un rum schifoso e poi si va sul palco».


Conosce Padova?
«Ho visto una città universitaria e quindi spero che tanti studenti vengano a sentirmi. Peraltro io con i veneti ho un rapporto speciale».


Perché?
«Ho sempre avuto coinquilini veneti: Schio, Vicenza, Venezia, Marghera. Insomma, un rapporto bello e duraturo».

Parole venete conosciute...
«Tra quelle ripetibili ci metto ombra!»


Piacciono i suoi brani, piace questo nome, e piace la sensibilità con cui ha voluto raccontare un'adolescenza non facile. Si è lasciato tutto alle spalle?
«Io penso che le insicurezze non mi abbandoneranno mai, forse vale per ognuno. Non importa quali obiettivi raggiungi, non importa quanto cresci. L'importante è imparare ad accoglierle anziché vederle come un ostacolo».


Una cosa bella e una no dell'essere famoso
«Sto suonando tanto in giro e tanta gente viene ai miei concerti. Sono un espansivo e quindi questo mi arricchisce. Una cosa un po' meno bella è quando vieni trattato come un'attrazione turistica. Mi mette a disagio».


Nel tour ci sono i suoi grandi successi. Quale il pezzo che la emoziona di più?
«Tango perchè ho visto che è diventato davvero amato dalla gente. Quasi quasi mi emoziono più io del pubblico».


Tananai e l'amore. Non è più l'epoca del sesso occasionale?
«No no, sto con Sara da tre anni, sarà con me a Padova. Sto da Dio, sono stato fortunato a trovarla tre anni fa e difficilmente ora me la lascio scappare».


Tananai veste Gucci. Come è avvenuto il vostro incontro?
«Mi hanno invitato ad una loro sfilata. Abbiamo deciso di andare a Sanremo insieme e ora mi stanno accompagnando nel tour».


Come vede la sua estate?
«La vedo bella attiva, sarò sempre sul palco, ma va benissimo così. Se non riuscissi a fare tour e concerti starei troppo male, la vacanza diventerebbe sofferenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci