Spaccate no-stop, il campus universitario devastato due volte in 4 giorni

Venerdì 23 Novembre 2018
I locali del campus devastati
1

PADOVA - Case, locali e negozi, ma non solo. Le spaccate in città non hanno tregua e adesso al lungo elenco si aggiunge anche un campus universitario. È l'istituto Ciels di via Venier, preso di mira due volte nel giro di quattro giorni. «Il primo assalto ci è costato dodicimila euro, poi gli stessi ladri sono tornati a completare l'opera» racconta con la voce piena di amarezza il presidente del campus Simone Borile, noto in città anche per essere il capogruppo (dimissionario) del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale.

Il campus accoglie 400 ragazzi e propone diversi ambiti di studio: dalla criminologia al marketing, dal management turistico al commercio internazionale.
 
Il primo colpo è stato messo a segno domenica sera e i dipendenti se ne sono accorti solamente lunedì mattina.

«Ad agire è stata senza dubbio una banda di professionisti - racconta Borile -. Hanno forzato una finestra al primo piano e hanno distrutto l'impianto di sicurezza con un flessibile. Hanno portato via molti soldi, quelli provenienti dalle rette dei ragazzi, ma anche un pc e alcuni gioielli. Hanno agito con una violenza inaudita, mettendo a soqquadro le stanze e rompendo armadi e scrivanie. Sembra gente che conosceva già questi spazi».
Lunedì mattina gli uomini della polizia scientifica hanno lavorato a lungo per raccogliere tracce utili alle indagini, ma due giorni dopo i ladri sono tornati. Nella notte tra mercoledì e giovedì hanno nuovamente rotto una finestra per poi portare via 100 euro e alcuni alimenti dalla mensa. La polizia è stata chiamata ad un nuovo sopralluogo.
LE REAZIONI
Questi non sono i primi episodi che capitano al campus. Un anno fa ignoti misero a segno un colpo da 18mila euro con una dinamica molto simile. «Negli ultimi mesi atti vandalici e furti sono aumentati e la percezione di impunità è cresciuta - commenta ora Borile -, il fenomeno delle spaccate si sta espandendo passando dal centro alla periferia. Mi attiverò personalmente affinché vi sia un intervento da Roma. I cittadini hanno paura».
Il prefetto Renato Franceschelli garantisce che le forze dell'ordine stanno facendo il massimo sforzo ma, davanti all'ennesima spaccata, non può che allargare le braccia: «Bisogna essere realisti: non possiamo pensare che con tre arresti il problema dei furti in una città sia risolto - dice -. In questi casi può trattarsi anche di bande che vengono da fuori provincia per fare dei veri e propri blitz. Magari l'aumento di controlli in centro ha spinto qualche ladro ad agire in periferia, noi in ogni caso continueremo a fare il massimo».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci