Padova. Anche due gemelline nelle nuove registrazioni con doppia mamma, ma le stesse coppie ora temono l'annullamento degli atti

Lunedì 16 Ottobre 2023 di Gabriele Pipia
Un sit-in a Padova lo scorso giugno

PADOVA - «Noi andiamo avanti e continuiamo a registrare i figli di due mamme». Nei giorni più caldi dello scontro politico il sindaco di Padova lo aveva ribadito più volte e adesso a confermare quella linea ci sono i nuovi atti ufficiali. Da marzo, quando è scoppiato il caso delle famiglie arcobaleno, l’amministrazione Giordani ha registrato altre cinque nascite: gli ultimi documenti risalgono a due settimane fa e riguardano due neonate gemelline
Salgono così a 37 gli atti complessivi firmati dal 2017 dai responsabili dell’ufficio anagrafe e inviati come da prassi alla Procura.

I ricorsi presentati dalla Procura stessa sono 32. Quelle registrazioni saranno dichiarate illegittime? Il 14 novembre, data della prima udienza fissata al tribunale civile di Padova, il giudice sarà chiamato a pronunciarsi.


I DETTAGLI

L’amministrazione di Padova ha tirato dritto registrando due nascite a luglio, una nascita ad agosto e poi le nascite di due gemelline a fine settembre. Anche questi cinque atti sono stati segnalati alla Procura e per ora al Comune non sono state notificate impugnazioni. Ora resta da capire come andrà a finire.

Parliamo di coppie lesbiche, sia sposate che non sposate, perlopiù giovani. In tutti i casi una delle due è la madre biologica. Si tratta di donne che hanno partorito all’ospedale di Padova oppure altrove ma sono comunque residenti a Padova. Quando si presentano all’ufficio anagrafe per registrare la nascita del figlio chiedono che sulle voci dedicate ai genitori vengano indicate la madre naturale e poi la seconda madre. La registrazione della seconda mamma come genitore può avvenire in alternativa anche mesi o anni dopo con la formula della “adozione in casi speciali”.


LA SITUAZIONE

Il caso era esploso dopo la circolare inviata dalla prefettura di Milano al sindaco Giuseppe Sala nella quale si ricordava che «la formazione in Italia di atti di nascita recanti l’indicazione di genitori dello stesso sesso non è consentita dalla normativa vigente» e veniva citata una sentenza della Cassazione che vieta il ricorso alla cosiddetta maternità surrogata. A Milano le registrazioni riguardavano sia coppie gay che coppie lesbiche con diverse casistiche. A Padova invece le registrazioni interessano esclusivamente madri di cui una biologica. Qui la prefettura aveva inviato a tutti i sindaci, su richiesta del Ministero dell’Interno, una circolare ricordando la sentenza della Cassazione e invitandoli al rispetto della giurisprudenza italiana.


LA POSIZIONE

Ma cosa dice esattamente la normativa? «C’è un vuoto che si presta a molte interpretazioni – è il pensiero espresso più volte dall’assessora Benciolini, che a Palazzo Moroni tiene la delega all’anagrafe -. Il nostro è un percorso di buon senso e come noi si sono mossi anche tanti altri Comuni, soprattutto capoluoghi. Qui non parliamo di coppie di uomini dove emerge un tema diverso, qui parliamo solo di coppie lesbiche in cui c’è una mamma che partorisce. Ci sono Comuni che hanno deciso di non registrare le due madri e altri come noi che hanno visto uno spiraglio e hanno intrapreso quella strada pensando soprattutto ai diritti di questi bambini. In attesa che una legge chiara si esprima sul tema». Benciolini accompagna la posizione politica alla parafrasi cinematografica: «Mamma è chi mamma fa, per dirla con Forrest Gump».

La linea della giunta Giordani è chiara: nessuna volontà di aprire uno scontro con la Procura ma al tempo stesso nessun passo indietro «fino a quando un giudice non ci dirà di fermarci».


LA MOBILITAZIONE

Le mamme temono di vedersi annullare gli atti e quindi hanno già iniziato a studiare eventuali ricorsi. Le coppie lesbiche hanno preso contatti con avvocati specializzati per farsi trovare pronte nel caso in cui servirà impugnare la decisione del tribunale. Sono impaurite, ma non arretrano. Alla prima udienza manca meno di un mese.

Ultimo aggiornamento: 07:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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