Referti scambiati, paziente rischia la vita:
salvato da un medico prima dell'intervento

Domenica 18 Settembre 2011 di Michelangelo Cecchetto
Paziente salvato poco prima di entrare in sala operatoria
PADOVA - Ha rischiato di essere operato d'urgenza per niente. A causa di un esame clinco scambiato. Solo l'attenzione di un medico-chirurgo dell'ospedale di Cittadella (Padova) ha evitato che l'operazione si trasformasse in un intervento il cui esito avrebbe anche potuto essere nefasto.



L’esame è stato compiuto da una struttura privata di Castelfranco Veneto (Treviso). A rischiare grosso un sessantottenne, L.C., di Galliera Veneta (Padova). La famiglia, che ha vissuto momenti di fortissima apprensione per il proprio caro, che a sua volta ha patito un enorme stress soprattutto psicologico, sta valutando le azioni legali più opportune mentre segnalerà il caso al Tribunale del malato.



È stata la diligenza di un medico dell'ospedale della città murata ad evitare il peggio. A ripercorrere quelle ore, il figlio dello stesso paziente. «Era il 21 luglio scorso e per un problema agli arti inferiori il medico di famiglia ha ordinato un ecodoppler urgente a mio padre. Come da protocollo - spiega - è stata contattata la struttura con il posto libero. Una privata, convenzionata con l'Asl 15. Alle 18,30 l'esame. Esito molto grave: "ostruzione alla giugulare ed alla succlavia".



«È apparso subito strano che l'esame agli arti inferiori fosse stato eseguito sulla parte superiore del corpo, ma si è pensato che il medico avesse riscontrato una situazione di estrema gravità. Alle 20,30 il passaggio formale in pronto soccorso per il ricovero in chirurgia che avviene verso le 22. Viene allertato il primario della divisione perchè dopo poche ore sarebbe stato eseguito l'intervento d'urgenza. È il medico Manuele Maino che, studiando il caso anche per preparare mio padre all'intervento, si accorge che nel referto si parla di una paziente donna. Scambio di referti. Viene rifatto l'esame: mio padre non ha nulla. Abbiamo avvertito subito il centro clinico. Non sappiamo cosa sia successo alla vera paziente. Ma nessuna scusa è arrivata dal centro privato alla nostra famiglia. Una grande attenzione invece da parte di tutto l'ospedale, che ha salvato la vita a mio padre».
Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 15:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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