Mattarella a Padova, protesta dei vigili: è braccio di ferro sull'orario

Giovedì 6 Febbraio 2020 di Gabriele Pipia
Il comandante dei vigili e i rappresentanti sindacali all'incontro con il prefetto
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PADOVA - Quando - dopo due ore e mezza di trattativa - il primo sindacalista esce dalla Prefettura, lo sguardo è cupo: «Niente da fare, fumata nera». I colleghi che lo seguono, uscendo alla spicciolata da Palazzo Santo Stefano, provano ad ammorbidirlo e correggono leggermente il tiro: «Dai, diciamo fumata grigio scuro». Non c’è accordo sulla rivoluzione dei turni dei vigili urbani prospettata dal Comune: gli agenti confermano l’assemblea fissata per domani, scegliendo quindi l’astensione per quattro ore proprio il giorno in cui sarà in città il Presidente della Repubblica Mattarella. 
Sindacati sulle barricate, dunque, nonostante dal Comune sia arrivata un’ulteriore apertura: un miglior trattamento economico e uno slittamento dei nuovi turni che comincerebbero solamente in estate. Le parti sono ancora distanti, ma un nuovo incontro, a cui parteciperà pure il sindaco Giordani, è in programma mercoledì 12. «Ho fatto l’arbitro e la partita è finita in pareggio, un punto per ciascuno non è male» sorride il prefetto Franceschelli provando a smorzare i toni. Per conoscere il risultato finale serviranno i tempi supplementari. 

LA PROPOSTA
Il Corpo attualmente comprende 250 vigili che lavorano 5 giorni su 7. Il comandante Lorenzo Fontolan propone di tornare a lavorare sei giorni settimanali, come accadeva fino al 2016 prima della nuova organizzazione varata dall’ex sindaco Bitonci. Fontolan spinge ricordando le esigenze della città: mentre dal lunedì al venerdì sono in strada 150 agenti, l’attuale organizzazione prevede che al sabato ce ne siano 70 e alla domenica 50. «Al sabato con questi numeri non possiamo mai essere presenti nei quartieri, nei parchi e in altre zone». 
La nuova proposta del comandante prevede sei giorni lavorativi per sei ore al giorno, portando ogni agente ad avere sempre una domenica lavorativa al mese a cui seguirebbero due giorni attaccati a casa in uno dei due weekend successivi. 

LA TRATTATIVA
Al tavolo di ieri, di fronte al prefetto e allo stesso Fontolan, i sindacati hanno fatto subito fronte compatto. «Abbiamo già rivoluzionato le nostre abitudini tre anni fa, non siamo pedine». Nulla da fare nemmeno davanti alle proposte economiche avanzate dal Comune, relative ai buoni pasto e ad un miglioramento del trattamento previdenziale. «I soldi non ci interessano». A parlare sono tre Rsu: Francesco Scarpelli (Uil), Salvatore Santoro (Cgil) e Michele Ponchia (Csa). «Abbiamo fatto una controproposta. Si continua a lavorare 5 giorni su 7 - spiegano - per 6 ore e 45 al giorno. Quei 15 minuti in meno rispetto alle 7 ore attuali consentirebbero di andare a formare un monte-ore che porterebbe gli agenti a lavorare per due o tre sabati al mese. Con la nostra proposta si arriverebbe a 110 agenti il sabato, con quella del Comune il numero sarebbe maggiore di poco». I sindacati insistono: «Abbiamo chiesto di fare almeno questa sperimentazione - proseguono gli agenti - per un periodo che va dai tre ai sei mesi. Speriamo ci sia buon senso e si possa trovare una soluzione». 

LA VISITA
Domani il Presidente della Repubblica sarà in città per rendere omaggio a Padova Capitale Europea del Volontariato. Il prefetto ha invitato i vigili a riflettere sulla possibilità di annullare l’assemblea prevista all’aula magna del liceo Modigliani dalle 9.30 alle 12.30. «Abbiamo apprezzato le parole concilianti del prefetto ma l’assemblea è confermata - dicono i vigili -, già avevamo fatto un passo indietro lo scorso anno quando l’avevamo proclamata il giorno della Maratona. Stavolta non cediamo, ma nessuno sciopero: prima e dopo lavoreremo regolarmente». E i possibili disagi? «Ci saranno le altre forze dell’ordine» allargano le braccia. 
Franceschelli non si preoccupa: «La visita del Presidente della Repubblica non avrà ripercussioni organizzative. L’amministrazione ha proposto di rinviare tutto a luglio per non stravolgere la vita quotidiana delle famiglie con figli a scuola, ma intanto valuterà anche se provare con la sperimentazione proposta dagli agenti. Basterebbero quattro mesi perché tanto se ci sono problemi si vede subito. Il 12 tireremo le fila, auspico che la conciliazione si possa concludere positivamente».
LE AGGRESSIONI
Sabato due agenti sono rimasti feriti in seguito alla colluttazione con un quarantenne algerino, inseguito e arrestato sul Liston, che aveva appena rubato due vestiti in un negozio di piazzetta Garzeria. Oltre 30 giorni di prognosi e una grave ferita alla mano per un vigile, pochi giorni per un trauma alla spalla nell’altro caso. Al tavolo di ieri si è parlato solo dei turni, ma il tema-sicurezza, con i sindacati che premono per l’introduzione di pistola elettrica Taser e boby-cam, è sempre attuale.
Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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