Primo giorno alla materna di Vo', la maestra Marzia, mascherina trasparente e brillantini, tranquillizza col suo sorriso

Martedì 8 Settembre 2020 di Maria Elena Pattaro
Accoglienza alla materna di Vo': la maestra in mascherina trasparente ha fatto furori tra gli alunni

VO' EUGANEO - Lo sguardo curioso, la mano che stringe quella di mamma e papà, lo zainetto in spalla. E negli occhi l'emozione del primo giorno di scuola. A Vo', il comune padovano primo focolaio del Veneto, ieri mattina è suonata la campanella del nuovo anno scolastico. Un inizio all'insegna della fiducia e dei sorrisi, a sei mesi e mezzo dal lockdown del paesino collinare e con una settimana di anticipo rispetto a gran parte d'Italia. Il plesso che nei giorni più critici dell'emergenza si trasformò in punto prelievi per gli screening sulla popolazione, è tornato ad accogliere i suoi alunni. Partendo dalle matricole: i piccoli e piccolissimi della scuola materna Gianni Rodari. Hanno due anni e mezzo o tre e si affacciano alla scuola per la prima volta, oppure l'hanno conosciuta soltanto per qualche settimana, tra gennaio e febbraio, prima che il lockdown del paese li costringesse a chiudersi in casa.
 

 

Tra questi 19 cuccioli c'è chi ha lo zainetto pronto già da mesi, tanta è l'impazienza di conoscere le maestre e i compagni. Ad accoglierli, già dalle 8.30 ci sono il preside, le insegnanti, il sindaco ma anche un folto gruppo di giornalisti e telecamere. Vo' è ancora una volta sotto i riflettori e non potrebbe essere altrimenti visto che questo è il paese che ha pianto in quel fatidico 21 febbraio, la prima vittima italiana (ed europea) di Covid-19, ma che ha anche sconfitto il virus brevettando un metodo efficace: tamponi, isolamento e senso civico. Gabriele è contentissimo, Bryan tira il braccio della mamma per raggiungere l'ingresso addobbato per l'occasione. Ma prima bisogna misurare la temperatura: bimbi e genitori offrono la fronte al termoscanner impugnato con gentilezza dai volontari della Protezione civile. «Siamo fiduciosi - afferma Francesca, tenendo per mano il suo piccolo Sebastiano, zainetto verde e mascherina azzurra di Spider-Man -. Loro hanno bisogno di ricominciare ed è giusto tornare a scuola. I rischi ci sono ma siamo più speranzosi che preoccupati».

Qualche bimbo è impaurito ma quel velo di timore si dissolve non appena la porta a vetri si spalanca sulla maestra Marzia. Ha i capelli biondissimi, gli occhi cerchiati di brillantini e un sorriso contagioso, ben visibile dietro la mascherina trasparente. L'ha indossata apposta. Una goccia di gel igienizzante sulle manine dei bimbi e poi via a giocare nell'atrio e nel cortile. Un'ora soltanto, oggi, con i genitori al loro fianco per familiarizzare con il nuovo ambiente. Il tempo vola: alle 10 è già ora dei saluti, scanditi da una canzoncina. Ci si dà appuntamento a domani.
All'uscita è una sfilata di sorrisi. «È andata benissimo - commenta una mamma -. Si vede che in questi mesi la scuola si è data molto da fare per preparare il rientro in piena sicurezza. Le maestre erano preparate e i bambini si sono divertiti». «Non c'è stata neanche una lacrima» aggiunge Francesca. Soltanto qualche strillo al momento di tornare a casa, segno che a scuola i bimbi si sono sentiti subito a proprio agio. «Vedere che la scuola riparte è una grande emozione afferma il dirigente scolastico Alfonso D'Ambrosio . Abbiamo accolto con fiducia questi primi alunni». Giovedì toccherà ai ragazzi della primaria e della secondaria di Vo', che sono più di 200. E lunedì prossimo l'altro appuntamento tanto atteso: la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico.
Il palco è già stato allestito. «Sarà la festa di tutta la scuola italiana, non soltanto di Vo' o del nostro istituto».

Ultimo aggiornamento: 13:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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