Padova. Picchia la figlia mentre segue una lezione online con la scuola: 44enne da anni maltrattava anche la moglie

L'uomo ha costretto la consorte al matrimonio quando era ancora minorenne e mentre era incinta del terzo figlio l'ha colpita all'addome. Era violento anche con la figlia

Mercoledì 17 Gennaio 2024 di Marco Aldighieri
Violenza sulle donne

PADOVA - Prima costretta a sposarsi appena minorenne e poi minacciata e picchiata, dal lontano 2015, dal marito. Un uomo marocchino di 44 anni, residente a Camposampiero, capace anche di pestare la figlia mentre, davanti al suo computer, era impegnata a seguire una lezione online della scuola. Una aggressione in diretta, vista dai compagni di classe della ragazza rimasti sotto choc. La donna a metà dello scorso dicembre, dopo l’ennesimo episodio di violenza tra le mura domestiche, ha trovato la forza di denunciare il suo compagno ai carabinieri. Il pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, ha ottenuto l’applicazione della misura restrittiva dell’allontanamento dalla casa familiare e dai luoghi frequentati dalle vittime con tanto di applicazione del braccialetto elettronico.

DURANTE IL COVID

L’episodio più grave, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, risale al periodo della pandemia da Covid 19. La figlia, la più grande di tre fratelli, era in casa davanti al computer in modalità Dad per seguire una lezione scolastica. All’improvviso il padre è entrato nella sua stanza. Prima ha iniziato a insultarla e poi le ha afferrato con forza i capelli trascinandola lontano dal pc e dalla telecamera accesa. La scena di estrema violenza è stata vista dai compagni di classe della ragazza rimasti sotto choc.

GLI INIZI

La donna, anche lei di nazionalità marocchina, ai carabinieri ha raccontato di essere stata costretta a sposare il marito quanto era ancora minorenne. Insomma, una sposa bambina. All’inizio le cose non andavano male, ma quando nel 2009 si sono riuniti in Italia la sua vita è diventata un inferno. Il compagno, a volte anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, l’ha insultata e pestata. La moglie è stata colpita con pugni, spinta e ferita con lanci di piatti e di bicchieri. Il 44enne era una furia, tanto da rompere mobili e specchi. Non si fermava. E poi intimoriva la compagna e i suoi figli con minacce terribili. Come «Ti spacco i denti, ti uccido e ti taglio a pezzi». E non risparmiava nemmeno la famiglia «Brucio la casa con voi dentro». Nel 2016 il marocchino, quando la moglie era in attesa del terzo figlio, l’ha pestata colpendole l’addome e poi procurandole un occhio nero. Una escalation senza fine, sempre condita dalle minacce come nell’aprile dell’anno scorso, quando la donna è stata costretta a chiamare i carabinieri perchè rimasta fuori casa. E lui per vendetta, quella notte stessa, urlava: «...È inutile che dormite vi uccido tutti, non rimarrete vivi, visto che ci tieni così tanto che io vada in carcere ti uccido così almeno sono tranquillo...».

La moglie, spesso, veniva anche segregata dentro le mura domestiche perchè il marito non voleva che frequentasse altre persone. Le controllava il telefono cellulare, e ispezionava anche quello della figlia.

LE INDAGINI

La donna, dopo la prima segnalazione dell’aprile dell’anno scorso, ha presentato una seconda denuncia a metà del mese di dicembre. È stata sentita dagli inquirenti, così come la figlia di 15 anni pestata davanti al computer. Entrambe sono state ritenute credibili. Inoltre i carabinieri hanno ascoltato anche i racconti di persone vicine alla famiglia marocchino ed è emerso chiaramente un quadro di maltrattamenti. Il marocchino, sempre in cerca dello sballo, spendeva anche la maggiore parte dello stipendio per acquistare la droga.

Ultimo aggiornamento: 17:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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