«Pericolosa? In carcere uso i coltelli»: così Valentina Boscaro condannata a 24 anni per avere ucciso il compagno Mattia Caruso

Sabato 9 Dicembre 2023 di Marco Aldighieri
IN CARCERE - Valentina Boscaro in un evento di beneficenza ha maneggiato alcuni coltelli

PADOVA - «In carcere mi hanno fatto maneggiare i coltelli, allora non è vero che sono pericolosa». Così Valentina Boscaro,la mamma di 32 anni, detenuta dal 18 ottobre nel penitenziario di Montorio Veronese dopo la condanna a 24 anni per avere ucciso con una pugnalata al cuore il suo compagno Mattia Caruso. Una esternazione fatta ad avvocati e parenti, proprio all’indomani della decisione del Tribunale del Riesame di non concederle gli arresti domiciliari. 
I giudici della Corte d’Assise, su richiesta dell’allora procuratore aggiunto Valeria Sanzari, hanno decretato la custodia in carcere. Una decisione maturata per tre ordini di motivi: il rischio di fuga, il pericolo di reiterazione del reato e la sospensione della potestà genitoriale. La figlia di Valentina, a gennaio compirà sei anni, ed è stata infatti affidata al padre. Il pubblico ministero Roberto Piccione, titolare delle indagini, aveva concesso gli arresti domiciliari all’imputata proprio perchè madre di una bambina. Ma venuta a mancare la potestà genitoriale, per la Procura e la Corte è cessata di fatto la possibilità di godere del regime di detenzione domiciliare. E i giudici del Riesame hanno sposato in pieno la sentenza di primo grado. 
 

IN CARCERE
A fine novembre nella casa di reclusione femminile di Montorio Veronese, è stato organizzato un pranzo di beneficenza alla presenza delle istituzioni di Verona e provincia. Nell’occasione Valentina Boscaro, con l’obiettivo di fare partecipare all’iniziativa le detenute, ha ricoperto il ruolo di cameriera. «Ho servito ai tavoli e ho maneggiato le posate, tra cui i coltelli. Allora se sono così pericolosa perchè mi hanno acconsentito di afferrare i coltelli?». La domanda, la mamma di professione ambulante, l’ha rivolta ai suoi due avvocati, i legali Alberto Berardi e Ferdinando Bonon, e ai parenti che la vanno a trovare in carcere. 
Valentina quel 25 settembre dell’anno scorso sapeva perfettamente che sul vano sotto il freno a mano della sua Mercedes Classe A era custodito un coltello di proprietà del fidanzato. Lo ha afferrato e ha pugnalato Mattia sul petto mentre guidava. Un fendente a freddo e portato con estrema forza tanto da arrivare a trafiggere il cuore. Il 30enne, se pure soccorso in tempi rapidi, con una ferita così grave non ha avuto alcuna possibilità di sopravvivere. 
A chiamare l’ambulanza del Suem 118 è stato un automobilista di passaggio, che ha visto Mattia riverso a terra pieno di sangue. All’inizio aveva pensato a un incidente stradale. L’ambulante non ha riportato alcuna ferita su entrambe le braccia, segno che non ha nemmeno tentato di parare il colpo. È stato preso alla sprovvista, non se lo sarebbe mai aspettato di essere trafitto al cuore da una coltellata mentre era al volante. Da quella sera ad Abano, la giovane mamma ha raccontato un mucchio di menzogne. Per cercare di salvarsi ha anche accusato dell’omicidio di Mattia, un ragazzo del tutto estraneo ai fatti. Tanto più che è stata condannata anche per il reato di calunnia.
 

LA DIFESA
I legali di Valentina, dopo il no agli arresti domiciliari da parte del Tribunale del Riesame, hanno già annunciato di presentare un ricorso in Cassazione. Berardi, già alcune ore dopo la lettura della sentenza, aveva dichiarato: «Ma quale fuga che in tredici mesi di arresti domiciliari Valentina Boscaro si è comportata in maniera esemplare». E poi aveva aggiunto: «E poi dov’è il pericolo della reiterazione del reato se Valentina abita da sola». 
Durante il processo davanti alla Corte d’Assise, i due avvocati hanno prodotto una serie di messaggini Whatsapp, nel tentativo di mettere in luce il presunto animo violento della vittima.

I due legali li utilizzeranno anche per il ricorso in Appello. In particolare uno molto forte. È uno scambio in chat, del 25 settembre del 2021, tra Mattia e sua madre Rosa. Il ragazzo, in netto contrasto con il fratello di Valentina, ha scritto alla mamma questa frase “Poi fra suo è contro la violenza sulle donne e l’ho massacrata”. 

Ultimo aggiornamento: 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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