Nuova Pediatria di Padova, comincia la posa delle fondamenta: pesano i rincari delle materie prime

Ipotizzato un aumento del 20% sul contratto, circa 7 milioni di euro coperto dalle somme del "Decreto Aiuti"

Domenica 4 Settembre 2022 di Mauro Giacon
Il progetto della nuova Pediatria

PADOVA - La nuova Pediatria accelera.

Da questa settimana infatti partirà la posa delle fondamenta dell’edificio atteso da almeno vent’anni. La campagna di scavi archeologici è ancora in corso ma è ormai limitata a una porzione minimale dell’area per cui la “Setten”, titolare del cantiere, farà arrivare le macchine palificatrici per cominciare finalmente la costruzione vera e propria. In verità gli scavi avrebbero dovuto concludersi il 31 agosto, 140 giorni dopo il primo accesso all’area. Ma era logico attendere qualche indagine supplettiva anche se finora non ci sono stati ritrovamenti tali da fermare il cantiere. Di questo comunque l’Azienda ospedaliera aveva già tenuto conto al punto da prevedere uno spazio di 180 giorni per varianti o sorprese, prima di dare avvio ai 760 giorni per la costruzione. Successivamente però è stata proprio la Setten a proporre una modalità di cantiere che riesca ad ammortizzare anche questi tempi ed eccoci dunque alla fase operativa. «L’80 per cento dell’area è già libera - afferma l’ingegner Drusian, responsabile dei lavori - siamo in linea con il cronoprogramma. Alla base ci sarà una maglia di 2 metri e 50 per 2 metri e 50 costituita da pali profondi 24 metri su una superficie di 2mila metri quadrati. Questi pali li crea una macchina che spinge via il terreno e nel buco viene fatto scorrere cemento. In tutto prevediamo quattrocento pali. Saranno loro a sorreggere la Pediatria. Sopra poi verrà fatta la platea, sempre in calcestruzzo, sulla quale nascerà l’edificio».

Gli aumenti

Anche la Pediatria non sarà immune dai rincari delle materie prime. Il primo “step”, cioè gli scavi, ha avuto un importo di 2,2 milioni. L’edificazione invece costa 34 milioni. Le somme a disposizione sono 46,1 milioni ma dovranno salire. Nella delibera del 7 luglio 2021 l’Azienda aveva stimato la spesa totale in 61,1 milioni, comprensivi anche di 1,8 milioni per la demolizione di Pneumologia e il trasloco dei reparti e di 13,1 milioni per le attrezzature e gli arredi. Con un aumento dei materiali stimato al minimo del 20 per cento significa altri 7 milioni di euro. Ma per tutti i lavori già contrattualizzati il “Decreto aiuti” del governo propone la revisione dei prezzi per ogni stato di avanzamento. In particolare ci sarà l’adeguamento fra i prezzi del contratto e il prezziario 2022 stabilito dalla Regione. Per adesso l’impatto sarà abbastanza soft, ma bisognerà vedere se il Decreto sarà esteso al 2023. «Sarebbe da augurarselo - chiude Drusian - Le ditte fornitrici ci fanno i prezzi con validità una settimana. Per dare un esempio il ferro per armatura è raddoppiato». Oggi arriva a 1,50 euro al chilo, un anno fa era a 0,50 centesimi.

Gli scavi

Cinzia Rossignoli coordina le operazioni per la Soprintendenza. «Finora non sono state trovate necropoli anche se è noto che ci sono nell’area dell’ospedale. Piuttosto una commistione con aree produttive ai margini della città. Diverse strutture di età romana indicano l’uso del fuoco e la presenza di alcuni magazzini. Il materiale che troviamo viene prelevato per lo studio. Ora stiamo indagando sulla parte ovest del cantiere. E comunque devo dire che se trovassimo una tomba questa verrebbe asportata totalmente» quindi senza fermare i lavori.

Ultimo aggiornamento: 07:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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