Birolo: «Grazia per Walter Onichini». Ma sulla mozione il Pd si astiene

Giovedì 28 Luglio 2022 di Cesare Arcolini
Walter Onichini, il macellaio di Legnaro che nel luglio del 2013 sparò a un giovane albanese sorpreso a rubare nella sua abitazione
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NOVENTA PADOVANA - Da Civè di Correzzola a Noventa per portare la propria testimonianza. Franco Birolo è stato l’ospite della seduta di consiglio comunale a Noventa in cui è stata discussa la mozione per chiedere al presidente Sergio Mattarella la grazia per Walter Onichini, il macellaio di Legnaro che nel luglio del 2013 sparò a un giovane albanese sorpreso nella sua abitazione a rubare. Il ladro, condannato anch’egli per l’effrazione, è a tutt’oggi latitante, mentre Onichini si trova recluso. L’ex tabaccaio di Civè ha raccontato la sua esperienza quando, durante un furto nella sua rivendita, ha difeso la sua famiglia uccidendo uno dei malviventi. 
La mozione del leghista Bano è passata con i voti della maggioranza, mentre il centrosinistra si si è astenuto. Il consigliere del Pd ed ex sindaco Luigi Bisato ha spiegato: «Pur manifestando la mia massima vicinanza al signor Onichini e alla sua famiglia per il drammatico calvario che stanno passando, è giusto fare una riflessione sulla legittima difesa. Esistono casi diversi e la nostra legge ci impone di muoverci con la massima attenzione. Nel caso di Onichini, non c’erano secondo i giudici oggettivi pericoli per la vita dell’indagato e la sua famiglia. Diverso è se un uomo si trova i ladri in casa mentre si trova a letto a dormire con la moglie e i figli nell’altra stanza. Il nostro gruppo consiliare ha deciso di astenersi pur rimanendo vicino e solidale a quanto sta vivendo la famiglia Onichini». 
Nella lettura della mozione Bano ha riferito: «La violazione della libertà e sicurezza del proprio domicilio e delle persone che ci vivono, porta qualsiasi essere umano per quanto tranquillo cittadino e operoso lavoratore a reagire istintivamente, soprattutto in caso di aggressione improvvisa e violenta. E’ diffusa nella cittadinanza la percezione che il principio di salvaguardia della famiglia spesso non venga tutelato ed anzi che sia proprio il malfattore a ricevere maggiori garanzie». Il primo cittadino ha proseguito: “È inconcepibile che un onesto cittadino come Walter Onichini subisca l’onta del carcere e venga costretto a risarcire il criminale subendo anche conseguenze gravi per l’attività economica di sostentamento della propria famiglia”. Chiaro il messaggio del primo cittadino leghista di Noventa: «Mi adopererò in tutte le sedi preposte, affinchè venga concessa la grazia a Walter Onichini da parte del Presidente della Repubblica».
Ha ascoltato con attenzione Franco Birolo che poi è stato invitato sul palco: «A distanza di tanti anni, il pensiero di quella notte è cristallizzato nei miei pensieri. Ho avuto la sensazione che quei ladri dentro il mio negozio potessero fare del male alla mia famiglia. Ero armato, quando sono stato aggredito ho sparato. Ho difeso la mia famiglia, il mio lavoro. Provo pietà per quel ragazzo che è morto, ma di fronte al rischio concreto che qualcuno possa fare del male ai propri cari, penso che sia naturale fare di tutto per difenderli». Su Onichini ha precisato: «E’ triste sapere che quest’uomo stia soffrendo e con lui anche la sua famiglia. Gli auguro ogni bene perchè nella sua vicenda rivedo quanto è capitato a me un anno prima». 
Di fronte alle minoranze che incalzavano il sindaco riferendo che la scelta della mozione per chiedere la grazia fosse una manovra esclusivamente politica, il primo cittadino Bano ha chiuso: «Non mi sostituisco ai giudici, non voglio sindacare su quanto è capitato, il mio è solo un atto di umanità. La moglie di Walter Onichini mi ha chiamato poco prima di iniziare il consiglio comunale, mi ha chiesto un aiuto, sono molto sensibile a questa vicenda e più in generale a tutte le storie che vedono la brava gente passare dalla parte del torto solo per aver difeso i propri affetti, la propria casa, il proprio posto di lavoro».
 

Ultimo aggiornamento: 16:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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