La moglie: «Siamo stanchi». E il paese difende Walter: «Non abbiamo parole»

Martedì 14 Settembre 2021
La moglie: «Siamo stanchi». E il paese difende Walter: «Non abbiamo parole»
LA FAMIGLIA
CAMPONOGARA (VENEZIA) Sara Scolaro, la moglie di Walter Onichini, è in casa e si mostra molto provata quando ci avviciniamo per chiederle un commento sulla notizia dell'arresto del marito. Con lei, all'esterno dell'abitazione di via Cà Diedo a Calcroci di Camponogara, c'è anche una parente che cerca di darle conforto, mentre Sara riceve delle telefonate accorate. La giovane donna ringrazia l'interlocutore per le parole che ha ricevuto, con voce flebile e sfibrata. Alla nostra domanda di esprimere un pensiero su quanto accaduto in giornata, però, la risposta che ci giunge è netta: «Andate a chiedere informazioni alla Cassazione. Telefonate agli uffici a Roma e chiedete ragguagli su quanto successo. Voi fate il vostro lavoro, ed è giusto, ma noi non vogliamo essere ulteriormente oggetto di richieste. Siamo stanchi».
L'AMICO
La stessa frase ci era stata detta anche nel pomeriggio dalla sorella di Walter, Chiara, che aveva trascorso alcuni momenti con i figli della coppia, giocando a pallone nel cortile della residenza. Sara si dimostra molto indebolita e preoccupata per il marito, ora che lui si trova in carcere. Alcuni anni fa Walter aveva acquistato quell'abitazione da Mario Borella, un imprenditore nel settore immobiliare, consigliere comunale a Camponogara dal 2014 al 2019. «Walter per me è un amico dice Borella con il quale ho condiviso momenti importanti della mia vita. Gli ho venduto il complesso immobiliare di Camponogara costituito da un'abitazione con un terreno e la scuderia. Come me, infatti, Walter condivide la passione per i cavalli. Lui cercava un'abitazione che avesse anche una scuderia ed è così che ci siamo conosciuti. Dal canto mio ho acquistato da lui degli immobili, uno di questi è la mia attuale abitazione. Ho vissuto un periodo in questa casa ancor prima di concludere gli atti notarili, a dimostrazione della fiducia reciproca. La notizia del suo arresto ci lascia senza parole perché tutti noi ci siamo un po' immedesimati nel suo caso e ci siamo chiesti quale poteva essere la nostra reazione se avessimo colto un ladro in casa».
I VICINI
Un vicino di Walter ci racconta dei suoi contatti con lui e lo descrive come una persona sempre corretta, amante dei cavalli, riservato. Il vicino ci parla anche di una raccolta di fondi che è partita sui social network e che ha trovato eco anche a Camponogara, finalizzata a sostenere, almeno in parte, le spese legali. Questa raccolta voleva sostanziarsi anche in un gesto di vicinanza alla famiglia, non solo e non tanto, quindi, con finalità prettamente economiche. La vicina di casa, confinante, ci parla della famiglia Onichini, sempre rispettosa e disponibile. «Non avrei potuto sperare a dei vicini migliori dice la donna perché con me sono sempre stati attenti e rispettosi. Nel periodo del lockdown si sono sempre resi disponibili per aiutarmi con la spesa. Ho un bel rapporto anche con i figli che mi salutano sempre e sono educati. Giocano a palla ed io sono pronta a rimandarla nella loro proprietà quando, per sbaglio, dovesse superare la recinzione ed entrare nel mio scoperto. Anche oggi li ho sentiti giocare. La notizia del suo arresto è per me un fulmine a ciel sereno. Non possiamo entrare nel merito delle sentenze, ma questo fatto ci ha colpito tutti e lasciati senza parole».
Emanuele Compagno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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