Morto a 17 anni mentre era in scooter con il padre, chiesta l'archiviazione: «Nessun colpevole»

Martedì 20 Giugno 2023 di Marco Aldighieri
Il luogo dell'incidente in via Po

PADOVA - La Procura ha chiesto l’archiviazione per l’incidente stradale costato la vita allo studente di 17 anni Simone Silvestri. Le telecamere della videosorveglianza, installate tra via Po e via Pierobon, non sono riuscite a registrare l’esatto momento dell’impatto tra il camion e lo scooter con in sella il ragazzo e condotto da suo padre. In un primo momento il pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini, aveva iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale l’autista di 39 anni U.I. e il papà di Simone. Ma nessuna prova raccolta dagli inquirenti è stata utile a supportare un loro comportamento irregolare alla guida. Inoltre senza immagini è stato quasi impossibile ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. La morte dello studente è stata una tragica fatalità.

I FATTI

Silvano Silvestri, alle 14.30 di venerdì 24 giugno dell’anno scorso, stava accompagnando suo figlio Simone in un’azienda per il progetto alternanza scuola-lavoro.

L’ultimo impegno dello studente prima di tuffarsi nelle meritate vacanze estive e passare del tempo in Croazia con i suoi amici. Papà Silvano era alla guida del Piaggio Liberty 125 e seduto dietro c’era Simone. Ma all’incrocio tra via Po e via Pierobon in zona Altichiero, si è consumata la tragedia. Il furgone Iveco ha effettuato la curva senza accorgersi della presenza dello scooter, che si trovava alla sua destra. Il mezzo a due ruote si è schiantato contro il guardrail. Papà Silvano è rimasto aggrappato al manubrio, è caduto, ma non ha riportato alcuna ferita. Simone no. È stato sbalzato fuori dalla sella ed è finito schiacciato tra il cassone del mezzo pesante e il guardrail. Lo studente dell’istituto Bernardi ha trovato la morte sul colpo, per lui non c’è stato nulla da fare. In ospedale, in stato di choc, sono stati ricoverati il padre e l’autotrasportatore che non si è capacitato di quanto è accaduto. Il 39enne, con le mani nei capelli, continuava a ripetere di non essersi reso conto della presenza dello scooter. Pure il papà di Simone è stato sottoposto ai test per rilevare nel sangue tracce di alcol o di sostanza stupefacente, ma tutto è risultato negativo. Il conducente del furgone, subito dopo l’impatto, si è fermato e ha chiamato i soccorsi. Ma il tempestivo intervento di un’ambulanza del Suem 118 non è servito a nulla.

LE INDAGINI

La Procura aveva subito ordinato l’autopsia sul corpo del ragazzo, che è stata eseguita dal medico legale Rossella Snenghi. Dall’esame autoptico è emerso come lo studente nell’impatto abbia subito ferite gravissime, tanto da provocarne la morte all’istante. Il camionista, poco dopo l’incidente, è stato sottoposto agli esami clinici per riscontrare nel sangue eventuali tracce di alcol o di sostanze stupefacenti, ma è risultato negativo a tutti e due i test. Gli agenti della polizia locale hanno anche visionato alcune immagini registrate di un paio di telecamere della videosorveglianza installate nella zona, ma non hanno fornito risposte utili agli inquirenti. Inoltre è stato posto sotto sequestro il cronotachigrafo del camion. Lo strumento effettua una misurazione di tre parametri: la velocità del veicolo, i tempi di guida dell’autista e la distanza percorsa. Ma tutto è risultato perfettamente in regola.

Ultimo aggiornamento: 08:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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