Immigrati, la sindaca di Bovolenta: «Li accogliamo, diamo la casa, ma devono lavorare come tornitori»

Sabato 19 Agosto 2023 di Mauro Giacon
Anna Pittarello, sindaco di Bovolenta

PADOVA - Se tutti i sindaci della provincia avessero l’idea che ha avuto Anna Pittarello da otto anni sindaca di Bovolenta, espressione di una lista civica, forse il problema migranti sarebbe risolto, diventando opportunità.
«Avevo due appartamenti della dotazione pubblica, liberi. Ho partecipato a diversi incontri in Prefettura, uno anche con il vescovo, in cui si chiedevano strutture per ospitare i migranti. Io e la mia lista insieme alla Giunta abbiamo deciso che era il momento di dare una mano. Però ho posto alla cooperativa Levante che si occuperà della gestione, una sola condizione: che i ragazzi, tre per alloggio, vengano iscritti a un corso Enaip per tornitore».


I MOTIVI
La ragione? «Diverse ditte del mio territorio hanno bisogno e mi chiedono continuamente se ho manodopera. E in più c’è un’altra cosa. Finché durerà il corso Enaip e il corso di lingua italiana i ragazzi dovranno essere impegnati in lavori di pubblica utilità per il Comune. Il Prefetto sta per firmare la convenzione. Il nostro è un paese molto esteso, 23 chilometri quadrati, c’è sempre bisogno di manutenzioni».
E le aziende? «Posso dire che c’è una ditta che si occupa di vivaismo e di potature che ha sempre bisogno di operai e continua a chiedermi se ce ne sono. Ma la maggiore richiesta viene da una ditta di refrigerazione, la Hitema. Pensi che il suo titolare ai tempi dell’hub di Bagnoli chiese e ottenne alcuni ragazzi da formare per il lavoro e oggi sono integrati».
«Dunque - continua - se il Comune può fare da ponte e aprire uno scambio fra domanda e offerta penso che questo possa essere un modo per risolvere il problema». I migranti da peso a risorsa. «Ma anche per altri mondi, come il commercio dove mancano sempre figure nella ristorazione. Del resto sentendo nelle riunioni diverse esperienze positive come a Piove di Sacco dove i migranti si sono integrati perfettamente, abbiamo pensato di tentare».
Poi siccome i sindaci devono anche difendere il territorio «piuttosto che la prefettura requisisca gli impianti sportivi per fare un hub meglio agire in prevenzione e dimostrare che l’impegno è già in atto. Ora però devo parlare anche con i responsabili della cooperativa Cosep che ha in gestione alcuni ragazzi in un appartamento che una signora ha lasciato in eredità per fini umanitari per sette anni.

Vorrei coinvolgere anche questi ragazzi nel programma per non vederli girare in centro senza fare nulla».


GLI IMPRENDITORI
L’idea della sindaca Pittarello fa il paio con quella espressa da Camera di Commercio e industriali in alcune precedenti riunioni di cui ci aveva parlato Roberto Tuninetti di Levante. Ovvero ottenere una profilazione dei migranti in modo da capire quali possano essere più propensi a seguire un certo percorso. La piattaforma realizzata da Infocamere con la collaborazione di Veneto Lavoro e la Camera di Commercio metterà a disposizione il loro curriculum per aziende e associazioni di categoria. Lo stesso potranno fare le aziende inserendo le loro richieste.
 

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Ultimo aggiornamento: 16:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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