Troppi assalti notturni, ora lo sportello postamat fa orario d'ufficio

Giovedì 25 Luglio 2019 di Francesco Cavallaro
Troppi assalti notturni, ora lo sportello postamat fa orario d'ufficio
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MASERA' - Nella notte fra il 7 e l’8 maggio l’assalto al postamat da parte di una banda di malviventi. Un boato tremendo intorno all’1.40. «Sembrava una bomba», il racconto dei residenti. «Ci siamo spaventati molto. É successo tutto in una frazione di secondo». Dopo quel colpo l’ufficio postale del centro, in via Papa Giovanni XXIII, è rimasto chiuso un giorno intero per permettere agli addetti il ripristino dei computer e, più in generale, della rete informatica e dell’immobile. Da allora il postamat funziona solo in orario d'ufficio.  La stessa decisione è stata adottata per i vicini uffici postali di Due Carrare e Albignasego. Con notevoli disagi per gli utenti, come segnalato dal consigliere di opposizione, lista Con i cittadini Maserà-Bertipaglia, Alessandro Benetollo: «Sono trascorsi due mesi e mezzo dall’esplosione, ma ad oggi il punto prelievi automatico del paese non è ancora in funzione h24. Questo crea parecchi problemi ai residenti di Maserà e della frazione, costretti a lunghi spostamenti per prelevare il denaro contante».
IL DISAGIO
Sono gli anziani, secondo il consigliere, che stanno risentendo maggiormente della spiacevole situazione venutasi a creare. «Molti di loro non hanno la patente e non sono nelle condizioni di muoversi verso altri paesi. Non solo. Quando le poste sono aperte, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30, si formano lunghe code davanti al postamat». Non va tanto meglio ad Albignasego, nonostante l’ufficio sia attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19 e il sabato mattina. «Un disservizio totale, specie in questi giorni di caldo africano», continua il consigliere. «Vi sono degli over 70 che loro malgrado devono stare in piedi, sotto il sole, più di venti minuti prima che giunga il loro turno». É vero che i clienti delle poste possono prelevare anche dagli sportelli del circuito degli istituti di credito; tuttavia, si tratta di un’operazione che costa 2 euro. «Preferisco tenermi in tasca il valore della commissione interbancaria», commenta un utente. «A questo punto mi chiedo se non convenga addirittura cambiare operatore: non mi viene consentito di prelevare i soldi nel pomeriggio o alla sera. Lavoro tutto il giorno, mica mi prendo un’ora di permesso per andare ad effettuare un prelievo».
Da qui la richiesta di Benetollo: «Desidero interpellare il sindaco Gabriele Volponi affinché si faccia portatore degli interessi dei cittadini nei confronti di Poste italiane. Sappiamo che il loro status giuridico è quello di una società per azioni; mi preme però ricordare che detengono una partecipazione statale e che offrono un servizio pubblico essenziale».
LA REPLICA
Il primo cittadino fa sapere che l’amministrazione non ha alcuna competenza in materia. Poste Italiane sceglie invece il silenzio. Per la Spa parla la schermata che appare sui postamat disattivati allorché gli uffici sono chiusi: «Servizio non disponibile per ragioni di sicurezza». Sul fronte delle indagini, le forze dell’ordine stanno continuando il loro lavoro – in una logica di basso profilo – per dare un nome e un volto alla gang di assaltatori che ha agito in tutto il Veneto. É pur vero che da quando gli sportelli automatici non sono in funzione nottetempo, non si sono più verificati assalti.
Francesco Cavallaro 
Ultimo aggiornamento: 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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