Studentesse filmate nei bagni di Agripolis: scoperto l'archivio del maniaco

Martedì 16 Luglio 2019 di Marco Aldighieri
Studentesse filmate nei bagni di Agripolis: scoperto l'archivio del maniaco
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LEGNARO - Le donne filmate nei bagni dall’operaio di Limena sarebbero decine e decine. I carabinieri nel suo computer e nel suo cellulare hanno scoperto e sequestrato numerosi file catalogati per luogo. Il 30enne M.E. avrebbe infatti colpito, oltre ad Agripolis di Legnaro, anche allo Iov (istituto oncologico veneto) e da Decathlon. Il pm Sergio Dini, titolare del fascicolo, lo ha  indagato per violenza privata. Inoltre ha ordinato una consulenza tecnica sul materiale trovato dai militari. Era stato fermato il 12 luglio scorso grazie a una studentessa che 
si è accorta di essere filmata dall’uomo mentre era in bagno. La ragazza ha notato la mano del trentenne con stretto il telefono cellulare, mentre spuntava da sotto la porta della toilette. La giovane, una venticinquenne milanese, prima ha urlato e poi ha afferrato il polso dell’uomo. Le sue grida sono state sentite da un’altra studentessa, accorsa in suo aiuto. Le due hanno chiamato i carabinieri e l’operaio è stato arrestato per violenza privata. Gli è stato anche sequestrato lo smartphone. Processato con il rito della direttissima, il giudice ha convalidato l’arresto e lo ha rimesso in libertà con l’obbligo di dimora nel comune di Limena.
LE INDAGINI
La seconda ragazza accorsa in aiuto della prima, ha poi raccontato agli inquirenti di avere subito una situazione analoga a marzo di quest’anno. I militari hanno quindi analizzato sia il telefono cellulare e sia il computer dell’operaio, trovando decine di file di donne filmate nelle parti intime mentre erano in bagno. Tutte immagini catalogate per luogo. Infatti l’uomo avrebbe colpito anche nei gabinetti di altre Facoltà, in quelli dello Iov e nella toilette di Decathlon.
UN FATTO ANALOGO
Insomma, il trentenne di Limena sarebbe un maniaco seriale. Le indagini così sono solo all’inizio e il pubblico ministero ha ordinato una consulenza tecnica sul materiale posto sotto sequestro dai carabinieri. Nel novembre di dieci anni fa, da Ikea si era registrato un fatto analogo: un uomo di Torino di 44 anni era stato “pizzicato” mentre con il suo telefono cellulare fotografava di nascosto le clienti del grande magazzino.
Marco Aldighieri
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Ultimo aggiornamento: 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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