Finito il calvario di mamma Katiuska, si è arresa al male a 39 anni Foto

Sabato 14 Maggio 2022 di Eugenio Garzotto
Katiusha Rita Zanini era nata 39 anni fa in Venezuela ma fin da piccola ha vissuto a Montegrotto, sapeva parlare quattro lingue, lascia il marito e due giovani figli

MONTEGROTTO TERME - Ha combattuto per dieci anni con determinazione e coraggio, senza mai un lamento o una recriminazione contro ciò che il destino le aveva riservato, ma alla fine ha perso la sua battaglia contro un devastante male incurabile. 

IL DOLORE
A soli 39 anni Katiuska Rita Zanini si è spenta mercoledì nella sua abitazione di Vicolo Celio a Montegrotto. Lascia nel dolore il marito Eduard Montero Tamares, i figli Alexander e Alessia, la mamma Elena, il papà Domenico e la nonna Silvia. La notizia della scomparsa della giovane donna ha suscitato un vastissimo cordoglio nella città termale, dove Katiuska Rita era molto conosciuta. 
«Mia figlia non si è arresa un solo minuto – racconta con voce rotta dal dolore e dalla commozione la madre Elena Lina Cugnach, originaria del bellunese -.

Katia era figlia unica. Era nata in Venezuela, poi ci siamo trasferiti in Italia. Viviamo da 51 anni a Montegrotto. Katia era intelligentissima e amante della vita, nonostante tutto quello che è stata costretta ad affrontare durante un’esistenza terminata troppo presto. Conosceva quattro lingue: inglese, francese, tedesco e spagnolo. Questo le ha consentito di trovare presto lavoro. Attualmente ricopriva un incarico direttivo in un’azienda di Padova che produce apparecchiature acustiche. Ha affrontato un vero e proprio calvario, fatto di operazioni e visite continue, ma senza mai perdere il sorriso». 


LA COMMOZIONE
Elena Cugnach racconta poi un particolare commovente degli ultimi giorni della giovane figlia: «Quando Katia ha sentito oramai che la fine era vicina, ha chiamato i suoi figli, il maschio di 14 anni e la femmina di 12, e ha detto loro: “Siate ubbidienti e ascoltate il papà e la nonna, perché fra poco la vostra mamma dovrà andarsene”. Questo per dimostrare – conclude la donna – quale fosse la sua forza d’animo». 
A ricordarla sul suo profilo Facebook anche il sindaco Riccardo Mortandello, che la conosceva fin dai tempi dell’asilo frequentato nella stessa classe: “Da dieci anni combattevi senza paura contro il male. Nelle occasioni in cui ci si incontrava il tuo sorriso, la tua tenacia, la tua positività facevano ben comprendere la grande forza che ti caratterizzava. Perché tu volevi vincere la tua battaglia. Nel mio ricordo resterai sempre la bimba dai capelli ricci, vivace e spensierata, che ho visto la prima volta all’asilo”. Il funerale oggi (14 maggio) alle 11,30 in duomo. 

 

Ultimo aggiornamento: 13:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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