L'autista del camion: «Sbucati davanti, ero fermo, non potevo far niente»

Sabato 21 Maggio 2022
L'autista del camion: «Sbucati davanti, ero fermo, non potevo far niente»

SAN PIETRO IN GU (M.C.)  - «Non ho potuto fare nulla, me li sono trovati addosso, se non ci fossi stato io sarebbero caduti nella scarpata». Le parole sono di Manuel Toffan, 43 anni di Romano d’Ezzelino (Vicenza). Una grande esperienza la sua, alla guida di mezzi pesanti in varie aziende da vent’anni. Ieri era quasi a fine turno. Stava riportando il bilico carico di generi alimentari in azienda a San Pietro in Gu, distante meno di due chilometri. Sarebbe risalito al posto di guida lunedì. 
Davanti ai suoi occhi, impotente nell’evitarla, la tragedia. Ripercorrendo quegli istanti ricorda: «Sulla corsia opposta alla mia, verso Vicenza, c’erano sette-otto macchine ferme. La colonna si era formata perché il camion di Veronesi doveva svoltare a sinistra all’interno della sua azienda. Io stavo viaggiando a neanche cinquanta chilometri orari, affrontando la leggera salita e con il carico a bordo. All’improvviso ho visto l’auto scartare la colonna pochissimi istanti dopo mi ha colpito. La mia impressione è quella che il conducente non si sia accorto dei veicoli fermi in colonna e quindi per non tamponarli, ha scartato verso sinistra invadendo la corsia sulla quale però stavo sopraggiungendo. E’ stato veramente un attimo». Un urto violentissimo contro la motrice. 
Illeso Toffan che ha mantenuto calma e sangue freddo ed ha chiamato immediatamente i soccorsi così da non perdere nessun prezioso minuto. Poi ha cercato di fare quello che gli era possibile di fronte ad una situazione del genere. Tra l’altro la vettura era a rischio caduta sulla strada sottostante. «Sono sceso immediatamente dal mezzo. Il signore che era al posto di guida della vettura non dava segni di vita, due persone sono scese da sole mentre altre due erano incoscienti all’interno della Multipla. Una situazione veramente particolare e delicata. A me non è mai capitato nessun incidente in tutta la mia attività lavorativa, ma veramente per chiunque sarebbe stato impossibile non evitare lo scontro. Non posso dire - continua - se la loro auto corresse, se il sole che avevano di fronte possa aver influito sulla percezione del pericolo, quello che ho visto io è la loro auto che improvvisamente dalla sua corsia viene sulla mia, poi lo scontro». 
Una sterzata compiuta all’ultimo istante per evitare un danno che ha avuto un esito ancor più drammatico, trovandosi di fronte un ostacolo fisicamente più resistente rispetto ad un’auto. Evidente che chi era alla guida non ha visto che dall’altra parte c’era il mezzo pesante. Un’azione insomma d’istinto. 
Sul luogo dell’incidente è arrivato quasi subito anche il sindaco di San Pietro in Gu Paolo Polati. «Ero in municipio, mi hanno informato dell’accaduto - racconta - Ho lanciato un post per avvisare i cittadini della situazione e della viabilità bloccata e poi sono andato sul posto mettendomi a disposizione per quanto necessario». Il Comune attraverso il vice sindaco Michele Carli ha portato delle bottiglie d’acqua per ristorare un po’ gli operatori. 
«Questo è un tratto di 53 Postumia di competenza dello Stato, è gestito dall’Anas.

E’ l’unico che ha due incroci semaforici ed un attraversamento ferroviario, tutti nel mio comune - continua Polati - Certamente è molto trafficato portando a Vicenza e all’autostrada Valdastico e sulla direzione opposta verso Treviso. Il manto è stato rifatto da poco, la segnaletica c’è. Stavamo valutando se ci sono possibilità di aumentare la sicurezza. Qualche anno fa sul medesimo punto, c’era stato un altro grave incidente che aveva causato la morte dell’ex proprietario dell’hotel Ca’ Bianca. Da tempo non si registravano problemi, fino a questo gravissimo sinistro».

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