Cadoneghe. Giordano, 21 anni, si schianta contro il guard rail con la Guzzi che aveva appena messo in vendita

Viveva a Mirano e studiava Medicina a Padova. Stava percorrendo la Sr308 quando è uscito di strada per motivi ancora da chiarire

Domenica 5 Febbraio 2023 di Cesare Arcolini
Cadoneghe, Giordano Sanginiti è morto in un incidente con la sua moto

CADONEGHE - Aveva messo in vendita la sua moto pochi giorni fa, ma ieri quel gioiello a due ruote l'ha tradito. Tragedia della strada ieri pomeriggio attorno alle 16 lungo la Sr 308, la Nuova Statale del Santo. A perdere la vita Giordano Sanginiti. Aveva 21 anni. Originario di Mirano in provincia di Venezia, anche se residente a Forni di Sopra, nell'Udinese.

Chi era Giordano

Giordano Sanginiti aveva studiato all'Itis Ponti-Levi di Mirano, poi era entrato a Medicina all'università di Padova. È figlio di una famiglia molto nota del Miranese: il papà, Antonio, è titolare di uno studio di ingegneria proprio a Mirano, dove lavora anche la madre, Elena. Giordano aveva due grandi passioni: il mondo degli scout e, appunto, quello delle moto. La sua fiammante Guzzi lo faceva sognare.

Chi lo conosceva racconta che il ventunenne era una persona molto attenta e non andava mai oltre i margini di rischio. Tutto questo rende ancora più tragica la vicenda che si è chiusa con uno schianto contro un guardrail all'altezza di un cavalcavia della Sr 308.

L'incidente

Giordano Sanginiti secondo una prima ricostruzione effettuata dagli agenti della polizia stradale del distaccamento di Piove di Sacco, stava viaggiando con un amico, che lo precedeva sempre in moto, in direzione Castelfranco. Subito dopo aver superato l'uscita di Bragni, l'amico, dallo specchietto retrovisore, si è reso conto che Giordano non era più in scia. Preoccupato, alla prima uscita possibile è tornato indietro. Giunto sul cavalcavia, non distante dal confine con Campodarsego, l'ha trovato riverso a terra a fianco del guardrail. Una scena straziante, uno choc senza eguali. Anche perchè in quel punto la strada non presentava particolari insidie e fin da subito è stata esclusa la complicità di terzi all'origine dell'incidente.

Immediato è stato l'intervento dei sanitari del Suem, ma i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso a seguito dei traumi riportati nello schianto. Cosa sia accaduto negli istanti che hanno preceduto il tragico impatto è ora al vaglio degli inquirenti. Il giovane potrebbe aver accusato un improvviso malore, aver patito un guasto meccanico o essere rimasto vittima di una banale disattenzione. Sotto choc l'amico è stato sentito a lungo dagli agenti per ricostruire nel dettaglio l'accaduto. Dell'ennesima tragedia della strada è stato messo al corrente il pubblico ministero di turno che ha dato il nullaosta per la rimozione della salma. Il corpo di Sanginiti è stato trasportato all'istituto di Medicina legale e posto a disposizione dell'autorità giudiziaria. Soltanto in tarda serata i genitori del ventunenne hanno appreso della tragica fine del proprio adorato figlio. Il sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro ha riferito: «Ho appreso del grave incidente stradale dai miei agenti della polizia locale che sono intervenuti a supporto della polizia stradale per tentare di monitorare una viabilità che per ovvi motivi è andata in tilt. Commentare la morte di una persona - ha proseguito - è sempre difficile. Quando la vittima ha appena ventuno anni ti viene un groppo alla gola e perdi la capacità di dire qualsiasi cosa. Mi sento solo di trasmettere ai suoi genitori le più sentite condoglianze a nome di tutta l'amministrazione comunale». La viabilità è tornata scorrevole solo all'ora di cena quando è stata riaperta al traffico la 308. 

Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci