PADOVA - Fallimento per la Granziero spa di Albignasego e a quaranta dipendenti non sono ancora stati pagati gli stipendi di tre mesi. La provincia perde, dunque, un'altra importante azienda con alle spalle quasi 50 anni di storia. Questa volta, però il caro energia, la crisi legata al Covid e la guerra in Ucraina sembrano centrare fino ad un certo punto. Dopo la mobilitazione della scorsa estate, con tanto di sciopero, arriva dunque la parola fine per l'azienda metalmeccanica di Albignasego che produceva apparecchiature a pressione destinate al settore petrolchimico. La Granziero era stata fondata nel 1974 da Otello Granziero che, ritirandosi dalla gestione dell'azienda, nel 2021 ha ceduto il 100% delle azioni alla Cividac, di San Biagio di Callalta, nel trevigiano, con la prospettiva di rilanciarne l'attività.
I SINDACATI
«Dalla scorsa primavera sono cominciati i problemi ha spiegato ieri Andrea Padoan, della Fim Cisl Padova Rovigo - la nuova proprietà ha dimostrato di non credere in un'azienda che aveva ancora molte potenzialità.
I LAVORATORI
Fortunatamente, però, quasi tutti gli ormai ex dipendenti della Granziero spa hanno trovato una nuova occupazione. «Almeno da questo punto di vista è andata bene ha detto ancora l'esponente della Cisl grazie alla loro alta specializzazione e a un lavoro capillare che abbiamo messo in campo in questi mesi, siamo riusciti a ricollocare quasi tutti i dipendenti all'interno di aziende del territorio che cercavano manodopera. A oggi solamente 4 o 5 persone sono disoccupate e percepiscono la Naspi, ma anche per loro speriamo si possa trovare una ricollocazione». «Quello che è sicuro è che noi faremo di tutto perché questi lavoratori possano ottenere le 3 mensilità di cui hanno diritto ha concluso - Lo ripeto, in tutta questa vicenda la cosa che ci ha più colpiti è stata l'assoluta indisponibilità da parte della proprietà ad avere un confronto. Noi lo abbiamo cercato in tutti i modi, ma da parte loro c'è stato solo silenzio».