La rivolta dei genitori: «Seggi in classe, grave pericolo di infettarsi»

Venerdì 28 Agosto 2020 di Silvia Moranduzzo
Elezioni, riaprono i seggi nelle scuole
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PADOVA - Frustrati, arrabbiati, rassegnati. I genitori con figli in età scolare sono più preoccupati che mai. Il loro sguardo deve volgersi su troppi fronti: i problemi quotidiani, il lavoro, l’ipotesi di un contagio a scuola con tutto quello che ne consegue, compresa la possibilità che si rimetta in moto l’odiata didattica a distanza. 
A tutto ciò si devono aggiungere le elezioni che faranno chiudere le porte di tante scuole dopo pochissimi giorni dalla riapertura: solo 4 su 56 potranno restare aperte. «È una farsa - si sfoga Micaela Faggiani, mamma di un ragazzo di 15 anni - Solo un mese fa dicevano che le scuole non si dovevano toccare, che i nostri figli avevano patito troppo. E ora? La verità è che la coperta è troppo corta, come la tiri fai un danno. Non so nemmeno se ci sarebbero state le risorse per votare in altre sedi, organizzando tutta la macchina del voto in così poco tempo». 
ATTIVITÀ
Però le difficoltà per le famiglie sono già molte e, ancora una volta, la prospettiva è quella di arrangiarsi in qualche modo. Chiedendo aiuto ai nonni, per chi può, o inventando il possibile per affrontare il problema. «Ora che le attività sono ripartite dobbiamo lavorare, il fatto che i nostri figli restino a casa da scuola per molti è un problema. Se poi un genitore fa lo scrutatore è ancora peggio, diventa davvero complicata la gestione della famiglia. Lo abbiamo riscontrato anche tramite il “Cantiere delle donne” (gruppo nato su Facebook che conta quasi 5 mila aderenti e che durante il lockdown ha dato una mano a genitori e non solo a far luce sui provvedimenti di aiuti del governo, ndr), ci è stato lasciato troppo poco tempo per organizzare qualsiasi cosa, come una sorta di doposcuola o chiedere l’aiuto di qualche cooperativa che organizzasse attività durante i giorni delle elezioni - sottolinea - Non abbiamo nessuna comunicazione certa, ci affidiamo al passaparola». 
LEZIONI
Il tema dei seggi nelle scuole è scoppiato con il Covid ma già da tempo i sindacati premono perché si trovino delle alternative. «Abbiamo edifici vuoti e perfettamente fruibili che potrebbero fare da alternativa - fa notare Giovanni Vascon, segretario della Cisl Scuola Padova e Rovigo - Nella Bassa ci sono quattro ospedali dismessi per concentrare le attività a Schiavonia: alcuni di questi sono nuovi ed enormi, perché non utilizzarli? Stare a casa due giorni è un danno al diritto allo studio e la scuola deve essere sgravata da questa incombenza». 
TEMPI
Due giorni per votare e uno per sanificare: le lezioni termineranno venerdì 18 settembre e riprenderanno il mercoledì successivo per permettere la pulizia degli ambienti. Altro punto dolente, secondo i sindacati, perché il fatto che centinaia di persone entrino nelle scuole dove è alto il pericolo del contagio già in una situazione “normale” è preoccupante. «Fa ridere, apriamo e chiudiamo subito. Non siamo fuori dall’incubo, lo dimostra l’impennata di contagi di questi giorni. Almeno cerchiamo di fare le cose fatte bene - aggiunge Vascon - Ma già lo dicevamo anni fa. Solo con la pandemia abbiamo scoperto la centralità della scuola. Istruzione e giustizia sono i pilastri fondanti di una comunità, lo dimentichiamo troppo spesso e queste sono le conseguenze. Non deve essere il Covid a spingerci a risolvere un problema, dobbiamo essere noi capaci di guardare al futuro e programmarlo».
SPAZI
Del resto il problema di dove collocare i seggi era complicato e si aggiungeva alla questione degli spazi scolastici troppo angusti che non permettevano di rispettare le linee guida. «La direttiva ministeriale diceva di trovare per quanto possibile alternative ma non era un compito semplice - dice il provveditore scolastico Roberto Natale - Non si può certo improvvisare da un giorno all’altro». Cinque giorni resteranno aperte le scuole prima di venire chiuse di nuovo. Con la speranza che riaprano una volta ultimati gli scrutini.
Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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