Fondi rubati dal conto del canile di Rubano, l'ex tesoriere decide di patteggiare

Giovedì 4 Gennaio 2024 di Marco Aldighieri
Canile

PADOVA - L’accusa è pesante: Massimiliano Rinaldi, ex tesoriere del Canile di Rubano, avrebbe sottratto in tre anni dalle casse dell’ente l’importante somma di 796.501 euro. Una fortuna. Il prossimo 26 gennaio sarà davanti al Gip Beatrice Bergamasco per patteggiare la sua pena. Durante le indagini, condotte dal pubblico ministero Roberto Piccione ora in forza alla Procura di Venezia, ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con un rito alternativo. Il quarantenne non ha scucito, al momento, un solo euro di risarcimento. L’eventuale partita del rimborso dei danni si giocherà in sede civile. Rinaldi è il figlio di Giovanna Salmistraro, ex presidentessa del Canile, finita anche lei in un primo momento nel mirino degli inquirenti. La Procura ha poi chiesto l’archiviazione, ma il Rifugio per cani e gatti, affiancato dai legali Orietta Baldovin e Tullio Chierego, ha presentato domanda di opposizione all’archiviazione e ha chiesto una serie di sequestri per garantirsi il credito. Mamma e figlio nel 2022 si sono dimessi quando è emersa la voragine nelle casse del ricovero per animali ed entrambi si sono ritrovati indagati.

LE INDAGINI

A quanto ricostruito dall’inizio dell’anno scorso, la cifra intascata da Rinaldi, accusato di appropriazione indebita, corrisponde a 796.501 euro. L’ex tesoriere avrebbe distratto il denaro da quattro diversi conti correnti di proprietà della sezione padovana della Lega nazionale per la difesa del cane, l’associazione benefica gestrice del canile con sede in via Palù a Rubano. Gli ammanchi sarebbero cominciati nel 2019, andando avanti per oltre tre anni fino al 2022. Talvolta risulta siano state prelevate somme modeste, tra 1.420 euro e seimila euro, mentre in altri casi a sparire sarebbero state cifre ben più esose, da 135 mila euro a 192 mila in una sola volta. Il quarantenne, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, “amava” il gioco d’azzardo tanto da dilapidare centinaia di migliaia di euro. Così, in seria difficoltà economica, ha pensato bene di sottrarre i soldi delle donazioni destinati a cani e gatti. La Procura ha invece chiesto l’archiviazione per la madre, perchè l’ex presidentessa non avrebbe saputo nulla di quegli ammanchi.

Inoltre, una volta scoperto la voragine nelle casse dell’ente, avrebbe manifestato l’intenzione di denunciare il figlio.

I FATTI

Lo scandalo è scoppiato all’inizio del 2023. Il 9 giugno del 2022 l’allora presidente, Giovanna Salmistraro, ha inviato al consiglio direttivo una lettera con cui annunciava le dimissioni immediate dalla carica di tesoriere del figlio, convocando quello stesso pomeriggio un consiglio straordinario. La donna si sarebbe infatti resa conto degli ammanchi, confidando pure ad alcuni soci di avere ragione di sospettare proprio del figlio. Massimiliano Rinaldi a quel punto ha annunciato al direttivo, che avrebbe restituito la somma all’associazione attraverso assegni circolari, a patto di non essere denunciato. Il 25 luglio i membri del consiglio sottoscrivevano il verbale d’accordo, accettando la proposta di restituzione del denaro. Ma il tempo è passato, fino alla successiva riunione tenutasi il 22 agosto sempre del 2022, quando ancora non era stato restituito un solo centesimo. Così il 9 settembre è stata presentata una denuncia in Questura per il reato di appropriazione indebita. La Procura ha avviato un’indagine e gli uomini della Squadra mobile hanno iniziato a passare al setaccio i conti e il bilancio del rifugio per cani e gatti. Inizialmente si era prospettato un ammanco di 500 mila euro tra il 2021 e il 2022, ma i successivi accertamenti hanno portato alla luce l’assenza di circa altri 300 mila euro. Una montagna di denaro. Il nuovo presidente, Fabio Fabbri, giusto un anno fa ha dichiarato: «Quando l’allora presidente ci ha convocato per annunciarci l’ammanco e che il colpevole era il tesoriere, quindi suo figlio, è come se ci fosse franata addosso una montagna. Siamo rimasti senza parole. È stato uno choc».

Ultimo aggiornamento: 07:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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