Spariti 500 mila euro dalle casse del canile di Rubano: giallo, indagato l'ex tesoriere

Mercoledì 4 Gennaio 2023 di Marco Aldighieri
CANILE DI RUBANO - Tra il 2021 e il 2022 dalle casse dell'associazione sono spariti 500 mila euro

PADOVA - Centinaia di migliaia di euro in donazioni per accudire cani e gatti abbandonati sono sparite. Tra il 2021 e l’anno scorso dalle casse del canile di Rubano si sarebbero volatilizzati 500 mila euro. Tutti soldi destinati al cibo e alle cure degli amici a quattro zampe. 
Il colpevole secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Roberto Piccione titolare delle indagini, sarebbe l’ex tesoriere del rifugio di via Palù. Massimiliano Rinaldi, figlio dell’ex presidente Giovanna Salmistraro, avrebbe rubato il denaro per pagare alcuni debiti di gioco. È stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di appropriazione indebita.
 

I FATTI
Il 9 giugno dell’anno scorso Rinaldi, tesoriere dal 2018, ha abbandonato la chat di WhatsApp dell’associazione. Poco dopo la presidente, nonchè sua madre, nella chat del consiglio direttivo ha inviato una lettera con cui annunciava le dimissioni immediate dalla carica di tesoriere del figlio. A quel punto Salmistraro, per le prime ore di quello stesso pomeriggio, ha convocato un consiglio straordinario. Non prima però di avere raccontato, almeno ad un paio di dipendenti del canile, quanto sarebbe accaduto. 
La 72enne avrebbe indicato il figlio come colpevole di aver svuotato le casse dell’associazione. Non solo, Rinaldi avrebbe anche depurato il conto corrente della madre e quello dell’ex marito. Tutto perchè soffrirebbe di un problema di ludopatia. Salmistraro avrebbe anche detto alle dipendenti di voler cacciare di casa il figlio Massimiliano. La presidente per coprire in parte la perdita si sarebbe fatta aiutare dalla Lega nazionale per la difesa del cane, ricevendo un versamento da 50 mila euro. 
 

I CONSIGLI DIRETTIVI
Il 9 giugno del 2022 la presidente ha annunciato al consiglio in seduta straordinaria dell’ammanco nel conto corrente dell’associazione e delle dimissioni immediate dalla carica di tesoriere del figlio. Si era anche impegnata a denunciarlo. Quindi il 21 luglio, sempre dell’anno scorso, l’avvocato Campanile ha comunicato ai presenti che la cifra sottratta alle casse del canile era di 400 mila euro. 
Inoltre il legale ha annunciato che Massimiliano Rinaldi, affiancato dall’avvocato Pietribiasi, avrebbe restituito la somma all’associazione attraverso assegni circolari a patto che il consiglio direttivo non presentasse denuncia nei suoi confronti. Il 25 luglio i membri del consiglio sottoscrivevano il verbale d’accordo, quindi accettando la proposta di restituzione del denaro. Ma il tempo è passato, fino al consiglio direttivo del 22 di agosto quando ancora non è stato restituito un solo centesimo della somma sottratta al canile di Rubano. 
 

LE INDAGINI
A questo punto, il 9 settembre in Questura, è stata presentata una denuncia per appropriazione indebita nei confronti dell’ex tesoriere dell’associazione. La Procura ha avviato un’indagine e gli uomini della Squadra mobile hanno iniziato a passare al setaccio i conti e il bilancio del rifugio per cani e gatti. Al momento, tra il 2021 e il 2022, l’indagato avrebbe sottratto dalle casse del canile 500 mila euro. 
Tutti soldi che gli sarebbero serviti per ripianare alcuni debiti contratti con il gioco.

Nel frattempo la madre, la presidente Giovanna Salmistraro, ha presentato le dimissioni. Ma l’inchiesta è solo all’inizio, gli inquirenti devono ancora analizzare nei dettagli i bilanci degli anni passati per appurare eventuali altri ammanchi. Il canile è stato affiancato dall’avvocato Orietta Baldovin, per seguire le fasi penali della vicenda.

Ultimo aggiornamento: 18:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci