Padova. Falsi certificati medici per saltare il lavoro: nei guai un commissario capo della polizia scientifica

Graziano Candeo è accusato di falsa attestazione e truffa ai danni dello Stato. Sul suo medico pende invece l'accusa di esercizio abusivo della professione e falsa attestazione

Giovedì 27 Luglio 2023 di Marco Aldighieri
Falsi certificati

PADOVA - Un commissario capo della polizia Scientifica, con la complicità di un cardiologo, si sarebbe finto malato per non andare a lavorare. L’accusa, mossa dal pubblico ministero Sergio Dini titolare delle indagini, è pesante. Il poliziotto Graziano Candeo di 59 anni, residente a Monselice, deve rispondere dei reati di falsa attestazione e truffa ai danni dello Stato. Il medico Alberto Segundo Hington di 84 anni, originario dell’Ecuador e con lo studio in corso Milano 71, è invece accusato di esercizio abusivo della professione medica e anche lui di falsa attestazione. I due, il prossimo 31 di ottobre, saranno davanti al Gup Elena Lazzarin che deciderà se rinviarli o meno a giudizio.

I fatti

Il commissario capo della Scientifica, secondo l’accusa, avrebbe utilizzato questo escamotage per non recarsi al lavoro e anche per percepire il denaro delle ore di straordinario mai effettuate dal dicembre del 2020 all’ottobre dell’anno scorso. L’episodio più significativo, contestato dalla Procura, è compreso tra il 15 luglio e il 5 agosto del 2022. Candeo si sarebbe fatto rilasciare dal cardiologo Hington un falso certificato medico di venti giorni per non recarsi al lavoro, nel Gabinetto Interregionale per il Triveneto della polizia scientifica di Padova. Il dottore poi avrebbe attestato il cattivo stato di salute del suo paziente senza visitarlo, ma soprattutto quando era già stato sospeso dall’Ordine dei medici perchè inadempiente all’obbligo vaccinale contro il Covid. Ma per l’accusa c’è altro ancora. Candeo avrebbe falsamente attestato la sua presenza in ufficio per un totale di oltre 60 ore. Non solo, avrebbe anche dichiarato di avere effettuato 468 ore di lavoro straordinario per un totale di 5.144 euro, procurando un danno di oltre 688 euro tra ritenute previdenziali, assistenziali ed erariali. Il commissario capo è stato “pizzicato” grazie a una serie di segnalazioni interne alla polizia. Le indagini sono state condotte dagli uomini della Squadra mobile, acquisendo documentazione e il traffico telefonico intercorso tra Candeo e il cardiologo.

Chi è

Il commissario capo Graziano Candeo è stato per anni segretario provinciale del Siulp, un sindacato di polizia. È specializzato in criminologia e soprattutto in grafologia forense, tanto da avere insegnato la materia per diversi anni all’Università La Sapienza di Roma.

Ma è stato anche consulente dell’Università di Padova. È stato pure consulente tecnico per diversi Tribunali penali, civili, militari, ecclesiastici e amministrativi. Tra il 1995 e il 2005 è stato ispettore superiore distaccato alla Procura Dda Antimafia e Antiterrorismo di Venezia per investigazioni di grafica e falso documentale. E poi negli anni ha fatto incetta di riconoscimenti e premi: Croce d’Oro per anzianità di servizio, attestato con nastrino per lungo impiego nei servizi di tutela dell’ordine pubblico, Ufficiale al merito della Repubblica Italiana, medaglia d’oro al merito di servizio nella Polizia di Stato e infine Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Insomma, un super poliziotto che ora dovrà difendersi, affiancato dall’avvocato Marco Petternella del foro di Rovigo, dalle accuse di truffa ai danni dello Stato e di falsa attestazione. Specchiata carriera anche per il cardiologo Hington, difeso dalla legale Carmelita Cosentino di Perugia, tranne per la sospensione per l’inadempimento all’obbligo vaccinale. Nel 2022 per aiutare la sanità nello Zambia donò alcuni ecografi.

Ultimo aggiornamento: 13:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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