Falsa povera pizzicata dal Comune: è
ricchissima, subito restituisce 11mila euro

Lunedì 14 Gennaio 2013 di Alberto Rodeghiero
Falsa povera pizzicata dal Comune: è ricchissima, subito restituisce 11mila euro
PADOVA - Il Comune di Padova pizzica una furbetta dell'Isee che nel corso degli ultimi anni ha percepito indebitamente oltre 15mila euro, ora ne dovr restituire 11mila. Protagonista della vicenda una donna di una 69 anni, non vedente che, grazie al "taroccamento" delle dichiarazioni presentate al Comune, ha goduto di «prestazioni assistenziali non dovute per 15mila 572 euro».



Sono somme che era riuscita ad incassare grazie all'«omessa indicazione del suo patrimonio mobiliare» all'interno dei moduli Isee. In sostanza la signora si era "dimenticata" di citare depositi bancari, conti correnti postali, titoli di Stato, obbligazioni, certificati di deposito, buoni fruttiferi e assimilati, azioni o quote d'investimento, partecipazioni in società italiane ed estere, insomma un'ingente massa patrimoniale. Tenendo conto che nel calcolo dell'Isee per il patrimonio mobiliare si gode di una franchigia di oltre 15.400 euro, è facile immaginare che in banca non avesse esattamente 4 soldi. La circostanza non è sfuggita al settore Servizi sociali che, dopo gli accertamenti di rito, ha deciso di presentare il conto.



Che la beneficiaria del contributo fosse in difetto, lo testimonierebbe anche la disponibilità, comunicata lo scorso 27 novembre dal suo avvocato, di arrivare una soluzione bonaria della controversia, in pratica ad una transazione. Una "proposta" che, valutata la situazione, l'amministrazione Zanonato ha deciso di accettare evitando così di dover affrontare una lunga trafila legale. Il Comune ha anche optato per uno sconto consistente rispetto al dovuto.



Subito la donna dovrà versare una caparra da 6mila euro a cui seguiranno 5 rate mensili da mille euro ciascuna. Una modalità di pagamento che testimonierebbe anche la disponibilità economica di cui dispone. Chi vive infatti nell'indigenza, e quindi deve avere diritto ad un sostegno economico pubblico, molto difficilmente potrebbe pagare una cifra di questo tipo in soli sei mesi. Continua dunque la battaglia del Comune nei confronti dei furbetti dell'Isee, una battaglia che fino ad ora però si era concentrata soprattutto nei confronti delle famiglie che dicevano di non essere in grado di pagare le mense scolastiche dei figli.
Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 20:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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