ESTE - Una ruota degli esposti dotata di tutti i comfort moderni e in grado di preservare la privacy di chi decide di compiere una scelta così drastica: sorge a Schiavonia, nell'ospedale della Bassa Padovana, la culla della vita. L'opera verrà costruita per salvaguardare l'incolumità dei neonati che dovessero essere abbandonati da chi, non essendo in grado di affrontare la crescita di un figlio, ha paura di rivolgersi al personale sanitario attraverso la normale procedura. I casi sono centinaia all'anno in tutta Italia, anche se nel padovano la casistica è molto bassa.
Il progetto è nato grazie alla collaborazione dell'Ulss17 con associazioni di volontariato: Movimento per la vita di Este, Prislopp e Life di Ospedaletto Euganeo, La Goccia di Baone. Ma c'è stato anche un contributo fondamentale da parte del Rotary Club di Este-Monselice-Montagnana, che finanzierà la realizzazione. Il Comune di Monselice, infine, sosterrà gli oneri del progetto. I lavori di costruzione inizieranno fra un paio di settimane e si concluderanno entro febbraio 2017. L'edificio sarà posizionato su di un'area di circa 20 metri quadrati messa a disposizione dall'azienda sanitaria studiata per garantire la necessaria riservatezza e nel contempo essere visibile e rapidamente raggiungibile dal personale ospedaliero. La casetta sarà dotata di una finestra protetta che consentirà la deposizione del neonato direttamente all'interno della termoculla. Medici e infermieri potranno accedere alla parte interna con una porta le cui chiavi saranno a disposizione solo del personale sanitario. L'apertura della finestra attiverà un sistema di videosorveglianza e un allarme nel vicino pronto soccorso.
Ultimo aggiornamento: 18:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il progetto è nato grazie alla collaborazione dell'Ulss17 con associazioni di volontariato: Movimento per la vita di Este, Prislopp e Life di Ospedaletto Euganeo, La Goccia di Baone. Ma c'è stato anche un contributo fondamentale da parte del Rotary Club di Este-Monselice-Montagnana, che finanzierà la realizzazione. Il Comune di Monselice, infine, sosterrà gli oneri del progetto. I lavori di costruzione inizieranno fra un paio di settimane e si concluderanno entro febbraio 2017. L'edificio sarà posizionato su di un'area di circa 20 metri quadrati messa a disposizione dall'azienda sanitaria studiata per garantire la necessaria riservatezza e nel contempo essere visibile e rapidamente raggiungibile dal personale ospedaliero. La casetta sarà dotata di una finestra protetta che consentirà la deposizione del neonato direttamente all'interno della termoculla. Medici e infermieri potranno accedere alla parte interna con una porta le cui chiavi saranno a disposizione solo del personale sanitario. L'apertura della finestra attiverà un sistema di videosorveglianza e un allarme nel vicino pronto soccorso.