Cittadella. Bimba di 15 mesi infila il dito nel lavandino e resta incastrata: odissea per liberarla

I vigili del fuoco hanno provato in tutti i modi ma si rischiava di far male alla piccola. L'intervento, in sedazione, è stato eseguito a Padova

Mercoledì 13 Settembre 2023 di Michelangelo Cecchetto
I vigili del fuoco all'ospedale

CITTADELLA (PADOVA) - Con i bambini piccoli, nel periodo in cui sono alla scoperta di ogni cosa, basta un attimo di disattenzione per arrivare ad un infortunio. É quello che è avvenuto nella serata di lunedì in un Comune dell’area del cittadellese. Una bambina di 15 mesi alla quale la mamma stava lavando i denti, ha messo inavvertitamente un dito nella protezione in acciaio del foro del lavandino rimanendo incastrata. A nulla sono valsi i tentativi dei genitori di liberarla utilizzando tutta la delicatezza del caso. Ad un certo punto, erano le 20.50, hanno allertato la centrale di Padova del Servizio urgenza ed emergenza medica 118. Sul posto è intervenuta un’ambulanza e poi la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento della città murata. Non si è riusciti a liberare dalla morsa dell’acciaio il ditino che, come avviene in questi casi, si è dilatato rendendo più complessa l’operazione. I vigili del fuoco non hanno potuto fare altro che staccare dal lavabo lo scolino, rimasto quindi unito alla mano.

I tentativi di liberarla

L’ambulanza, con la piccola e la mamma, si è diretta a sirene spiegate nel pronto soccorso dell’ospedale di Cittadella, seguita dalla squadra dei pompieri. In uno degli ambulatori si è cercato di effettuare un ulteriore tentativo di liberare il dito. Un’operazione complessa. Rischiosissimo tagliare la piccola superficie di acciaio con un utensile normale. Impossibile per i vigili del fuoco utilizzare gli utensili in dotazione perché la lama del flessibile avrebbe generato un calore troppo forte che avrebbe potuto causare una ustione e quindi danni ancora più gravi. Insomma, un caso ostico che ha visto la decisione di trasferire al pronto soccorso pediatrico di Padova la piccola. Il viaggio è avvenuto in ambulanza. In poche decine di minuti è giunta nella struttura specializzata. Si è resa necessaria la sedazione della piccola per poter eseguire in massima sicurezza l’operazione di estricazione che è riuscita con successo, per la felicità prima di tutto di mamma e papà.

Le raccomandazioni

Un infortunio domestico che sembrava impossibile potesse accadere e che invece il caso ha voluto sia avvenuto.

Si è conclusa nel migliore dei modi una emergenza certamente particolare e singolare. Ancora una volta sono proprio gli ambienti domestici a nascondere insidie di ogni genere. Per quanto conosciuti perché vi si trascorrono molte ore di vita, possono diventare fonti di pericoli non calcolati il cui esito può essere anche molto grave. Le cautele non sono mai troppe soprattutto con i bambini piccoli che proprio attraverso il tatto ed utilizzando la bocca, istintivamente entrano in contatto con oggetti e superfici che per loro possono diventare, com’è stato in questo caso, un pericolo non di poco conto. Questa volta tutto si è concluso nel modo migliore, difficilmente la bambina ricorderà quello che le è capitato. 

Ultimo aggiornamento: 07:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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