Bimbo salva il nonno dal soffocamento: l'anziano in crisi respiratoria per un boccone incastrato in gola

Il piccolo ha suggerito al padre di praticare la manovra di heimlich imparata durante un corso della Croce Rossa

Lunedì 22 Maggio 2023 di Marco Scarazzatti
La manovra di Heimlich

CASTELMASSA - Un bambino ha salvato il nonno da sicuro soffocamento, consigliando a suo padre una manovra imparata durante un corso per giovanissimi, organizzato dalla Croce Rossa di Sermide. Il bambino in questione è di Castelmassa, così come il ragazzo che gli ha insegnato il gesto da compiere quando ci si trova davanti a casi di soffocamento. Non essendoci alcuna sede locale in Alto Polesine, fatta eccezione per quella di Stienta, chi è residente tra Castelmassa, Bergantino, Ceneselli, Calto, Castelnuovo Bariano e Melara, solitamente decide di fare il volontario della Cri nella più vicina Sermide. Qui, è partito un progetto riservato a bambini e ragazzini nella fascia di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, progetto in cui è possibile apprendere le nozioni e le operazioni da compiere in caso di emergenza. 

SALVATAGGIO IN EXTREMIS 

Di recente, un 16enne massese, volontario Cri, aveva tenuto una lezione di pronto intervento ad alcuni bambini, facendo vedere loro cosa si deve fare quando si vede che una persona avverte un certo tipo di malore. Ebbene, qualche giorno dopo, uno dei piccoli partecipanti, mentre era a pranzo con nonni e genitori, ha visto il nonno in crisi respiratoria. L’anziano è sbiancato, stava per soffocare: un boccone che si era incastrato in gola. A quel punto, mentre in casa regnava il panico, il bambino ha prontamente detto a suo padre di provare a fare la manovra che il giovane volontario di Castelmassa gli aveva insegnato in Croce Rossa, un paio di giorni prima. L’intuizione è stata provvidenziale, l’uomo ha liberato il genitore con una manovra elogiata anche dal personale sanitario giunto poi sul posto: naturalmente il piccolo è stato coperto di complimenti e ringraziamenti.

Praticamente ha salvato il nonno. La vicenda è stata poi riportata allo studente 16enne, che si è detto felice di essere riuscito a trasmettere in maniera così efficace le modalità di pronto soccorso.


La Croce Rossa Italiana ha scelto di avviare un cammino insieme alle bambine e ai bambini che hanno compiuto 8 anni, per permettere anche ai più piccoli di appassionarsi al mondo del volontariato e muovere i primi passi all’interno dell’associazione. Attraverso il progetto “8-13”, la Cri promuove esperienze educative rivolte ai giovani tra gli 8 e i 13 anni, offrendo loro l’occasione di conoscere l’associazione, scoprire i suoi vari ambiti d’intervento sul territorio e apprendere i valori umanitari che ne guidano l’azione. I giovanissimi iscritti al progetto “8-13” si mettono in gioco come aspiranti volontari della Cri, e potranno eventualmente scegliere di diventare volontari effettivi al compimento dei 14 anni. 
 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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