SAN GIORGIO IN BOSCO - Parere non favorevole. Questa è la risposta che il sindaco Nicola Pettenuzzo ha formalizzato con una lettera protocollata ieri mattina ad Aqua Vera in merito al progetto di massima per la costruzione di un nuovo stabilimento produttivo.
La decisione del sindaco
«Se e quando la società imbottigliatrice di acqua minerale e bibite vorrà ampliarsi - precisa il sindaco - dovrà farlo entro i confini del Pati 2008 approvato dall’allora amministrazione del centrosinistra guidata da Leopoldo Marcolongo, che per noi rimane strumento urbanistico vigente da rispettare». La ferma decisione di Pettenuzzo è parsa, alle opposizioni, un clamoroso dietrofront. «Il sindaco ha sostanzialmente accolto le nostre istanze facendole sue - commenta a caldo il consigliere Fabio Miotti - e il grazie va ai cittadini che hanno reso possibile questo». Per i residenti, infatti, un nuovo sito produttivo di Aqua Vera in paese è un’ipotesi che preoccupa. «La cittadinanza deve stare tranquilla - assicura il sindaco - perché gli animi sono stati scaldati dalle minoranze, in un momento climatico delicato, in cui la siccità obbliga ad essere attenti all’uso della risorsa idrica e del territorio.
L'ex sindaco
Commenta la decisione del sindaco anche l’ex primo cittadino Bobo Miatello. «Il raddoppio dello stabilimento di Aqua Vera interpella le nostre coscienze e personalmente ho gridato la mia contrarietà fin da subito, assicurando che non avrei consentito alcuna corsia preferenziale che avvantaggiasse il privato con tale progetto. Vedo con piacere che il sindaco, evidentemente con la coda di paglia, ha espresso con provvedimento sindacale la sua contrarietà al progetto preliminare confermando l’incontro del consiglio comunale con la proprietà in una calda serata di luglio non era necessaria. È una buona notizia per tutta la comunità – conclude Miatello - sarebbe stato intollerabile che il sindaco autorizzasse l’ampliamento in un momento in cui, a causa della siccità, ha disposto la chiusura delle fontanelle pubbliche». Sull’argomento Aqua Vera i consiglieri di opposizione erano anche risoluti a indire un referendum. «Non è uno strumento ammissibile - taglia corto il sindaco - perché coinvolgendo soggetti terzi e non essendo la materia di sola competenza del Comune, non si può procedere in questo senso. Il Comune è comunque disponibile ad ascoltare la cittadinanza su questi temi».