VIGONZA (PADOVA) - La frazione di Pionca fa gola ai gestori della telefonia. Boom di richieste in pochi mesi. E intanto il Comune “sospende” due domande. I contributi messi a disposizione dal Pnrr e destinati al 5G nelle aree rurali, ha scatenato una vera e propria corsa al business con una impennata delle richieste di installazione di antenne in sei mesi, in particolare nella zona della frazione di Pionca.
«Prendiamo tempo»
E l’amministrazione comunale di Vigonza è corsa ai ripari e ha fermato temporaneamente l’autorizzazione all’installazione di due antenne nella zona della frazione di Pionca, perché vuole prendersi del tempo per avviare alcuni approfondimenti. Da settembre, infatti, agli uffici del municipio sono arrivate ben tre domande relative all’installazione di altrettanti impianti per la telefonia mobile da costruirsi a Pionca. L’area della frazione, infatti, è classificata “zona bianca”, cioè un’area dove nessun operatore investe o investirà in connettività a banda ultra larga, e in cui è richiesto l’intervento economico dello Stato. Il Ministero per la Transizione Tecnologica nel 2022 ha indicato tutte le aree bianche, tra le quali figura Pionca, e grazie al finanziamento dai fondi del bando Pnrr, che ha stanziato 3.7 miliardi di euro, è prevista una copertura fino al 90% del costo complessivo delle opere di realizzare nuovi siti radiomobili 5G. «In virtù di questa opportunità – ha detto il sindaco Gianmaria Boscaro – è partita la corsa ad accaparrarsi il territorio.
Le ragioni
Da qui la decisione di sospendere momentaneamente, «anche se i Comuni non hanno grandi poteri in materia e non possono impedire tali installazioni - prosegue il primo cittadino -. Tuttavia ci siamo presi del tempo per due motivi: il primo è per verificare la possibilità di insistere sul cosiddetto Co-sitting, previsto anche dalle normative europee e che riguarda la possibilità di condividere i medesimi sostegni ed apparati da parte di più operatori. Ed il secondo motivo è perché vogliamo capire la tecnologia che verrà installata. Dalle domande presentate si chiede l’autorizzazione fino alla potenza massima, e quindi 5G, mentre dalle indicazioni che abbiamo si dovrebbe arrivare fino al 4G, ma vogliamo approfondire. È vero che dobbiamo dare una risposta in termini di connettività ai cittadini Pionca, ma non vogliamo che ci sia un proliferare indiscriminato di antenne a ridosso del centro abitato».
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