PADOVA - Pensava di aver trovato l'amore. Lei, nigeriana e sola in una terra straniera, all'inizio si sentiva protetta da quell'italiano che le giurava ogni giorno di amarla e di voler vivere tutta vita con lei. Poi le cose sono cambiate e gli ultimi otto anni si sono trasformati in un calvario che è finito solo l'altro giorno, quando i carabinieri sono arrivati a salvarla dalle botte del fidanzato: lei, 47enne, è finita in ospedale, lui, padovano 10 anni più vecchio e con precedenti di polizia, dietro le sbarre, arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia.
L'ultimo pestaggio è avvenuto all'una della notte tra venerdì e sabato in pieno centro a Padova. Il compagno, ubriaco, nel corso dell'ennesima lite scaturita per futili motivi tra le mura domestiche ha prima offeso e poi aggredito la comapagna. Botte, schiaffi, pugni, calci, offese. Tanto da causarle lesioni giudicate guaribili con prognosi di tre giorni dai medici del pronto soccorso che l'hanno visitata.
E proprio in ospedale si è scoperto che non era affatto la prima volta che l'uomo si comportava così e che la compagna finiva in ospedale: la condotta violenta nei confronti della fidanzata (che nel recente passato era già più volte ricorsa a cure sanitarie) erano iniziati addirittura nel 2012, ben otto anni fa. Il 57enne è stato dunque arrestato e portato nel carcere di Padova.
La quarantena forzata dal coronavirus potrebbe aver peggiorato ulteriormente la situazione.
Finisce in ospedale, da 8 anni subiva violenze dal compagno, lui in manette
Domenica 10 Maggio 2020Dover restare rinchiusi in casa col proprio carnefice aumenta il rischio di violenze. Ma c'è di più: in quest'epoca di Coronavirus e del restiamo a casa alle donne vittime di violenza viene a mancare anche la possibilità di chiedere aiuto con la possibilità concreta cheche l'obbligo di restare chiusi fra quattro mura trasformi la casa in una vera e propria prigione per alcune donne. Vista la situazione, crescono le iniziative di solidarietà su internet, a partire da semplici ma spesso fondamentali piattaforme di ascolto e condivisione di esperienze di donne vittime di violenza domestica e di genere, come rilanciato dal collettivo Non Una di Meno. Un servizio che può fornire un primo aiuto, una consulenza o anche semplicemente un canale di sfogo è quello fornito dal Telefono Rosa al numero 1522. Una linea telefonica gratuita attiva 24 ore su 24 che raccoglie le richieste d'aiuto di donne vittime di violenza e di stalking.