Violenza sessuale di gruppo dei calciatori: Dolomiti Bellunesi sospende Daniel Onescu

Mercoledì 1 Febbraio 2023 di Redazione web
Daniel Onescu al suo arrivo al Dolomiti Bellunesi

BELLUNO - Sul caso della studentessa che avrebbe subito una violenza di gruppo da parte di alcuni calciatori interviene anche la società SSD Dolomiti Bellunesi che ha appreso solo ieri, 31 gennaio, dagli organi di stampa del coinvolgimento di un proprio tesserato, Daniel Onescu, anche se l'episodio risale al periodo in cui non era tesserato con la società. «La SSD Dolomiti Bellunesi - dice una nota - prende atto che la sentenza emessa dal Tribunale di Verona non è definitiva.

Tuttavia la società, alla luce della gravità dei fatti contestati, ha ritenuto di sospendere da ogni attività in via cautelare e a tempo indeterminato il giocatore Daniel Onescu». 

LA VICENDA

Era la notte tra il 18 e 19 gennaio 2020 quando i 5 calciatori, dopo una partita del campionato di calcio di serie C pareggiata a Cesena, avrebbero abusato di una giovane universitaria dopo averla indotta a bere tramite un gioco. Coinvolti il giocatore del Cittadella Guido Santiago Visentin; Edoardo Merci (centrocampista veronese di 23 anni, che ora gioca con la compagine universitaria americana Central Arkansas Bears); Gianni Manfrin (29enne di Este, tuttora in forza alla Virtus Verona in serie C); Stefano Casarotto (26enne centrale di Dolo, che ora milita con la Luparense in serie D) e Daniel Onescu (29enne romeno residente a Sedico - provincia di Belluno - che gioca in D con i colori della Dolomiti Bellunesi). L’unico - quest’ultimo - a non aver avuto rapporti con la ragazza, seppure presente ai fatti, visto che li ha filmati con lo smartphone. Per tutti la condanna di 6 anni ciascuno pronunciata lunedì al termine del giudizio abbreviato dalla gup di Verona, Paola Vacca, come richiesto dal pm Elisabetta Labate. I ragazzi tramite i rispettivi legali hanno immediatamente annunciato ricorso in appello: si professano innocenti affermando che i rapporti fossero consenzienti. La condanna poteva anche essere più pesante, ma a favore dei cinque ha giocato l’attenuante del risarcimento, versato in extremis alla ragazza, in seguito al quale la vittima ha addirittura ritirato la querela, senza però influire sull’esito del procedimento.

Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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