Masso da 800 metri cubi minaccia la Sp 251 e l'elettrodotto: sarà monitorato con sensori

Sabato 2 Aprile 2022 di Giovanni Santin
Il blocco che minacci al Sp 251
1

VAL DI ZOLDO - Un masso di 800 metri cubi incombe sulla strada provinciale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina. È instabile e va disgaggiato, cioè fatto cadere. È questa un’altra delle eredità che una settimana d’incendio ha lasciato nei boschi fra Igne e Soffranco, in Comune di Longarone. È la scoperta nella quale si sono imbattuti ieri i geologi che hanno perlustrato la zona divorata dalle fiamme e con la quale ora Veneto Strade deve fare i conti. Insomma: alla già pesante situazione costituita dalla chiusura della strada che si protrae da quasi due settimane, per i residenti in Zoldo ed i pendolari costretti ad entrare od uscire dalla valle si aggiunge questa ulteriore variabile. Le operazioni di verifica al suolo erano già cominciate giovedì e sono poi proseguite ieri. “I geologi ci hanno detto che si tratta di un masso instabile - spiega Silvano Vernizzi, numero uno di Veneto Strade – senza però poter prevedere se esso si muoverà fra un quarto d’ora, una settimana, un mese o dieci anni”. Ad aggravare ulteriormente la situazione è che questo masso le cui misure sono circa di 12 metri per 20 ed è collocato più o meno 200 metri sopra la strada, gravita anche su una linea elettrica ad alta tensione (132mila volt) dell’Enel.

E quindi, sempre da ieri, Veneto Strade ed Enel sono in stretto contatto fra di loro. Per rimuovere il masso - che è stato individuato nel bosco verso Soffranco - ci vorrà del tempo, al momento stimato in circa un mese, un mese e mezzo. Nel frattempo Veneto Strade lavorerà alla riapertura della provinciale 251, un’operazione per la quale servirà una settimana da quando terminerà la pioggia. “Contrariamente a quanto avevamo ipotizzato in un primo tempo – precisa Vernizzi – non servirà istituire il senso unico alternato nei due tratti ipotizzati. E nella settimana di lavoro riusciremo anche a mettere le reti paraschegge. A quel punto la strada verrà riaperta e per tenere sotto controllo il masso che incombe sulla strada e che potrebbe decidere di muoversi in qualsiasi momento, ad esso verranno collegati dei sensori che lo monitoreranno 24 ore su 24 e che, a loro volta, regoleranno un impianto semaforico. Nel caso il masso si muovesse, scatterà il rosso ed impedirà il passaggio di automobili. Contestualmente Veneto Strade e Enel lavoreranno per far brillare il masso e quindi portare a valle ciò che di esso resterà, per poi ripulire un’altra volta la strada. In queste due prime giornate di lavoro dopo che il fuoco è stato spento, Veneto strade ha cominciato con la verifica del versante dove, naturalmente, ha trovato altri massi instabili, ma di minore dimensioni.

I due incendi che hanno devastato la montagna che sovrasta la sp 251 hanno anche bruciato alcune casere presenti nei boschi.

Altre sono state risparmiate grazie all’azione di Vigili del Fuoco, elicotteri e canadair. Su facebook, in attesa dell’esito delle indagini in corso, Fabio si chiede: “E chi ringraziare per questa devastazione?” Da alcuni giorni sui social e sui telefonini degli zoldani costretti da dieci giorni a percorrere i passi Duran, Staulanza e Cibiana per uscire dalla valle, circola l’immagine del cartello che indica il pericolo di caduta massi: il triangolo con bordo rosso e una serie di sassi in caduta. Un’immagine corredata dall’hastag #icartellinonbastano. È il modo, moderato e garbato, con cui i cittadini, che proprio in coincidenza con la fine del periodo di emergenza per il Covid sono semi-isolati in valle, stanno protestando contro una delle soluzioni prospettate da Veneto Strade. Nei giorni scorsi, infatti, la struttura regionale aveva annunciato che nel tratto di strada fra Soffranco e Mezzocanale, ogni 500 metri, avrebbe sistemato dei cartelli per informare gli automobilisti del pericolo a cui ognuno andrà incontro nel percorrere la strada.

Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci