BELLUNO - Si allarga il fronte della protesta per la situazione del trasporto pubblico, con Dolomitibus incapace di garantire tutte le corse per carenza di autisti. Dopo l’annuncio del corteo di protesta che i sindacati hanno messo in calendario per sabato, con inizio alle 9, partendo dal piazzale Stazione, si sono subito mobilitati anche i Comuni di Lamon e Gosaldo, e ieri si sono aggiunti i 16 dell’Agordino, denunciando la cancellazione di un centinaio di corse al giorno. Esprimono congiuntamente forte preoccupazione per il depotenziamento del trasporto pubblico e per il rischio di venir meno di un servizio essenziale per tutta la cittadinanza agordina ma non solo. Lo fanno firmando un documento unitario con il quale chiedono alla Provincia di Belluno, in qualità di Ente di Governo e socio minoritario di Dolomitibus, di «verificare se l’azienda Dolomitibus stia adottando ogni misura utile per incrementare l’offerta dei servizi, in linea con gli standard dei servizi minimi regionali e con i rispettivi programmi di esercizio».
L’ORARIO INVERNALE
Nel documento della conferenza dei sindaci dell’Unione Montana Agordina, si evidenzia altresì che un sistema di trasporto pubblico efficiente e capillare è fondamentale per garantire un servizio essenziale ai cittadini, in particolare a studenti e lavoratori nei tragitti quotidiani, anche nell’ottica di sostenibilità ambientale.
SERVE UN INTERVENTO
Infine, la richiesta, cara e netta da parte della Conferenza dei sindaci agordini: «Si chiede alla Provincia stessa di verificare se chi di dovere ha agito correttamente per tutelare l’immagine dell’azienda, garantire condizioni di lavoro e stipendi congrui e dignitosi agli autisti e il rispetto delle corse previste dal piano provinciale trasporti, e di assumere tutte le iniziative che il contratto prevede per garantire la regolarità del servizio in capo a Dolomitibus».