Degrado, topi, zecche e vipere nell'area acquistata per fare delle villette a San Gregorio nelle Alpi: «Una situazione inaccettabile»

Martedì 5 Settembre 2023 di Eleonora Scarton
Degrado, topi, zecche e vipere nell'area acquistata per fare delle villette a San Gregorio nelle Alpi

SAN GREGORIO NELLE ALPI (BELLUNO) - L’erba cresce incolta nel terreno e intorno alle opere di urbanizzazione iniziate e mai finite. Un terreno che è diventato la casa di topi, zecche e vipere. Una situazione che dura ormai da oltre 10 anni e che i residenti della frazione di Luni, nel comune di San Gregorio nella Alpi, non riescono più a sopportare. Per questo hanno deciso di rendere pubblica la vicenda. Interpellato, il sindaco sottolinea come si tratti di un’area privata e l’unica cosa che può fare, come Comune, è sollecitare un intervento di sistemazione.


LO SFOGO
A raccontare l’annosa questione è Laura Smerieri, una residente della frazione di Luni che confina con la zona lasciata in totale stato di abbandono. «Questo terreno è sempre stato agricolo e i proprietari lo hanno sempre tenuto in ordine e curato – racconta la donna -. A un certo punto quest’area è stata acquistata da un’agenzia immobiliare che aveva in progetto di realizzare delle case a schiera. Per questo il terreno è stato reso edificabile. Una riqualificazione dell’area che a noi avrebbe certo fatto piacere». Il problema però è che, dopo alcuni iniziali lavori di realizzazione delle opere di urbanizzazione, il tutto è stato lasciato lì, in uno stato di abbandono. «Attualmente questo terreno vede erbe altissime, cespugli e rovi a infestarlo, ed è diventato la casa ideale per zecche, vipere e topi. Una situazione inaccettabile per un’area che si trova vicino ad altre abitazioni e che ci preoccupa anche da un punto di vista igienico sanitario» racconta la donna, che mette in luce anche gli aspetti legati alla sicurezza: «Ci sono delle aree che stanno franando nelle proprietà che confinano con questo terreno e, quando piove molto, fango e sassi finiscono in strada, creando una situazione di pericolo».

I vicini hanno portato pazienza, convinti che prima o poi questo cantiere andasse avanti o che la proprietà iniziasse a tenere in maniera decorosa l’area, ma nulla di tutto ciò è successo. Gli anni passano e tutto rimane immutato nonostante la promessa di uno sviluppo di quest’area della frazione di Luni. E dopo oltre 10 anni, la signora ha deciso di dire basta, e di portare alla luce questa situazione.


COSTRETTI ALL’IMPOTENZA
Il sindaco di San Gregorio nelle Alpi, Nicola Vieceli, conosce bene la questione. «Stiamo parlando di un terreno di proprietà privata, ed è chiaro quindi che noi non possiamo intervenire direttamente. L’unica cosa che possiamo fare è sollecitare i proprietari ad adoperarsi per tenere l’area in ordine e decorosa. Lo abbiamo fatto più volte attraverso i nostri uffici, senza però avere un riscontro. Ma più di questo, al momento, come Comune non possiamo fare». Solleciti che vengono fatti ogni bella stagione, da anni, perché il problema si ripresenta, ma la situazione rimane immutata. Per intervenire in maniera più decisa in un contesto del genere servirebbe un regolamento di polizia rurale che regolamenti questo tipo di situazioni. «Attualmente abbiamo in vigore un regolamento di polizia rurale che risale ancora al 1995, con tutti i limiti di un testo così vecchio – spiega Vieceli -. La nostra intenzione è quella di metterci mano ed eseguire un aggiornamento, ma ci vuole del tempo per farlo, non è una cosa che si fa dall’oggi al domani. E poi, nel momento in cui hai un regolamento lo devi far rispettare, e per noi non è facile perché bisogna avere la possibilità per farlo». La mancanza di personale, infatti, non garantisce che si riesca a farlo rispettare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci