Strage di Santo Stefano, oggi la prima udienza per Angelika Hutter: non ha mai saputo dare spiegazioni di quell'incidente

Inizia il processo per la donna che si trova in carcere alla Giudecca: era alla guida dell'Audi che travolse e uccise un'intera famiglia in vacanza lo scorso luglio

Venerdì 15 Marzo 2024 di Yvonne Toscani
Strage di Santo Stefano, oggi la prima udienza per Angelika Hutter: non ha mai saputo dare spiegazioni di quell'incidente

SANTO STEFANO (BELLUNO) - La giustizia apre il primo capitolo del processo a carico di Angelika Hutter, la 33enne tedesca che il 6 luglio 2023 investì e uccise tre persone in via Udine, a Santo Stefano. Oggi, alle 12, al palazzo di giustizia di Belluno è in programma la prima udienza del procedimento: si tratta dell'incidente probatorio, una sorta di confronto tra le parti nel corso del quale i consulenti tecnici di difesa, parte civile e gip saranno sentiti in contraddittorio. Quelli dello studio 3A, che rappresenta i familiari delle vittime, sono Matilde Forghieri, Pierfrancesco Monaco e Giuseppe Sartori. I consulenti nominati dal gip Paola Marson sono Renato Ariatti, Tommaso Caravelli, Heinz Prast e Stefano Zago. Il consulente della difesa di Angelika Hutter è Josef Schwitzer.

IL PRECEDENTE

Sono ormai trascorsi otto mesi da quel 6 luglio quando, nel tragico incidente stradale, a pochi passi dal centro di Santo Stefano, morirono il piccolo Mattia Antoniello, di due anni, suo papà Marco di 47 e la nonna materna Maria Grazia Zuin di 64, che stavano camminando sul marciapiede in quello che doveva essere un sereno pomeriggio di vacanza. Alle 15.15, Angelika Hutter, a bordo della sua Audi nera, lanciata a forte velocità, dalle ricostruzioni sui 90 chilometri all'ora, investì la famiglia di Favaro Veneto (Venezia). In questi circa 250 giorni l'inchiesta, cominciata con i primi rilievi, è proseguita senza sosta, raccogliendo qualsiasi utile indizio per ricostruire con precisione quanto successo. Nell'ambito dell'indagine, lo scorso 10 ottobre, in via Udine, è stato eseguito l'esperimento giudiziale, con la simulazione del triplice investimento, con due manichini stesi a terra nel punto in cui vennero scaraventati i corpi di Marco Antoniello e di Maria Grazia Zuin. Una Fiat Grande Punto, guidata da un carabiniere con a bordo il Procuratore capo, Paolo Luca, e il Gip Simone Marcon, ha percorso per due volte lo stesso tratto di strada compiuto, nel pomeriggio d'inizio estate, dall'Audi nera nella sua tragica e folle corsa centrando alle spalle Mattia, Marco e Maria Grazia.

I RISCONTRI

Un paio di settimane prima, a settembre, era giunto il riscontro della perizia, con l'esclusione del guasto all'auto. Il consulente tecnico, incaricato dal sostituto procuratore, ha infatti scartato, in via assoluta, la circostanza di un possibile guasto tecnico della vettura.

In quel tragico pomeriggio, l'Audi nera di Angelika Hutter è andata avanti e indietro, lungo la parte terminale di via Udine, in direzione di Sappada. Lo ha fatto a velocità molto sostenuta, passando dal ponte sul Piave. E da qui prima verso Campolongo e poi verso il centro. Proseguendo la sua corsa con le due ruote sul marciapiede su cui stava passeggiando la famiglia di Favaro Veneto. La Procura della Repubblica di Belluno ha inoltre incaricato un perito per definire i contorni della personalità della donna, che dal giorno del suo arresto è detenuta nel carcere della Giudecca, dopo un passaggio al reparto psichiatrico dell'ospedale di Mestre. La perizia è il frutto di una serie di incontri della psicologa con la donna. Quanto accaduto ha profondamente coinvolto la comunità locale, come ha evidenziato in una lettera ai cittadini il sindaco di Santo Stefano. «La tragedia stradale che ha cancellato la famiglia in vacanza nel nostro comune aveva affermato Oscar Meneghetti ci ha colpito più di qualsiasi altro evento».

Ultimo aggiornamento: 14:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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