Strage di Santo Stefano di Cadore: Angelika Hutter ha investito di proposito la famiglia Antoniello? Il dubbio che tormenta gli inquirenti e tutti i nuovi indizi sul caso

La 32enne tedesca alla guida di un’Audi A2 nera falciò alla spalle, uccidendoli, Mattia Antoniello di 2 anni, il papà Marco Antoniello di 47 anni che lo spingeva nel passeggino, e la nonna, Maria Zuin di 64 anni, di Favaro Veneto (Venezia)

Venerdì 13 Ottobre 2023 di Giovanni Longhi
L'Audi guidata da Angelika Hutter dopo l'investimento di via Udine a Santo Stefano

SANTO STEFANO DI CADORE - Un dubbio atroce incombe come un macigno su quel tragico pomeriggio del 6 luglio scorso in via Udine a Santo Stefano quando la 32enne tedesca Angelika Hutter alla guida di un’Audi A2 nera falciò alla spalle, uccidendoli, Mattia Antoniello di 2 anni, il papà Marco Antoniello di 47 anni che lo spingeva nel passeggino, e la nonna, Maria Zuin di 64 anni, di Favaro Veneto (Venezia) in vacanza da qualche giorno in Comelico, che stavano passeggiando sul marciapiedi: la perplessità degli inquirenti ruota attorno ad una raggelante ipotesi che in realtà aveva cominciato a serpeggiare già pochi giorni dopo la tragedia

LA FOLLIA

In bilico ci sarebbe la volontarietà di quel gesto folle, ma i riscontri oggettivi per ora agli atti non consentono di uscire dal labile perimetro del dubbio. In questo contesto, in Procura si sta prendendo in considerazione la possibilità di un’ulteriore perizia che andrebbe affidata ai Ris. Lo snodo è questo: la velocità dell’Audi calcolata in base all’immagine catturata dalla telecamera della videosorveglianza di un deposito che si trova pochi metri prima del punto dell’impatto, era di 89 chilometri all’ora.

Si tratta ora di stabilire se questa velocità poche decine di metri più avanti sia aumentata ulteriormente e di quanto. Se l’accertamento dovesse dare esito positivo, significherebbe questo:

La Hutter, già con quasi tutta l’auto sul marciapiede e con il gruppetto ormai perfettamente visibile davanti a sé, non solo non avrebbe staccato il piede dal pedale dell’acceleratore in un estremo tentativo di evitare l’investimento, ma avrebbe anche impresso maggior forza al mezzo lanciato alle spalle di Mattia, Marco e Maria
 

IL QUADRO

Qualora questo aspetto venisse accertato dalle ulteriori verifiche che gli inquirenti ipotizzano di chiedere, i margini di dubbio sulla volontarietà del gesto, si ridurrebbero. Muterebbe anche l’impianto accusatorio: l’ipotesi di reato per cui AngeliKa Hutter si trova dal 6 luglio in carcere alla Giudecca di Venezia, salvo un breve passaggio al reparto psichiatrico dell’ospedale, passerebbe da omicidio stradale a triplice omicidio volontario. La perizia eseguita poche settimane fa sull’Audi hanno confermato che nessun guasto provocò la sbandata omicida, le analisi tossicologiche diedero esito negativo e anche l’esame con l’etilometro confermò che nel sangue della 32enne non c’era un solo milligrammo di alcol; Angelika poi, è stato appurato, non era al telefono. Sul piatto della bilancia andrà messa anche la perizia che un consulente che parla tedesco, incaricato dalla Procura, sta eseguendo in una serie di incontri in carcere con la donna. L’alternativa, puramente teorica, consiste in una sua confessione spontanea in cui ammettesse di aver voluto uccidere. Ma escludendo questa ipotesi, solo sulla base di riscontri oggettivi certi la procura di Belluno potrebbe richiedere l’incriminazione per omicidio volontario: il rischio di farlo senza dati a sostegno, è che il giudice rinvii tutti gli atti e il procedimento debba ripartire da zero per omicidio stradale. La decisione da prendere di fronte al bivio dove oggi si trovano gli inquirenti, avrebbe ripercussioni anche sul piano del risarcimento: in caso venisse confermata la volontarietà sarebbe inferiore, anche se non di molto, a quello dovuto per l’omicidio stradale. Restano pochi mesi ancora per dirimere le incertezze: la legge fissa in sei mesi la carcerazione preventiva dell’indagato, nel caso di Angelika Hutter ne restano poco meno di due. 

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Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 10:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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