Sfonda il cancello e prende il cervo abbattuto: cacciatore nei guai

Giovedì 27 Gennaio 2022 di Federica Fant
Il cervo morto: per recuperarlo un cacciatore ha sfondato il cancello di una proprietà privata

BORGO VAL BELLUNA  -Spara a un cervo, entra in una proprietà privata rompendo il lucchetto e se lo carica in auto. Quello che è successo in località Zuaneghe a Mel, ha quasi dell’incredibile. Per la voglia di portarsi via l’animale, un cacciatore di Borgo Valbelluna di 58 anni potrebbe rischiare una condanna penale per invasione di terreno di proprietà privata. La denuncia al momento c’è già e sul caso indaga la polizia provinciale. «Parliamo di un’intrusione in un terreno con una casa rurale, lì c’è un cancello chiuso con un lucchetto, ci sono le indicazioni di proprietà privata e di divieto di sosta.

Non avrei mai immaginato una sfrontatezza tale: sfondare un cancello ed entrare in un’area non sua». A parlare è il proprietario del caseggiato, G.P. di 73 anni di Belluno. «Meno male che la vicina ci ha avvisato che stava accadendo qualcosa». 

LA TESTIMONIANZA

«Domenica scorsa, infatti, alle ore 8 e un quarto circa «mentre transitavo lungo la strada comunale che da Tiago porta al ristorante Boz – spiega la donna - ho notato il cancello dell’abitazione della famiglia Padovan aperto. Proseguendo di qualche metro ho visto un fuoristrada nell’area sottostante l’abitazione. Ho quindi chiamato la figlia del proprietario che mi ha riferito che non si trattava di suo padre o persone da lui autorizzate, quindi temendo potesse essere avvenuta una violazione di domicilio ho avvisato la caserma dei carabinieri di Mel». Scesa dall’auto e dal cortile dell’abitazione la donna si è accorta che a terra c’era un animale morto, che stava per essere caricato da un uomo sul retro dell’auto. Un cacciatore. Sul posto, in seguito, sono arrivati anche il proprietario della casa rurale e la moglie insieme a due guardie provinciali che hanno individuato il luogo dell’abbattimento. «Io non ho assistito a tutta la scena – fa sapere l’uomo, G.P. -, ma la nostra vicina . E ha documentato, come poteva l'accaduto. Il cacciatore ha caricato il cervo, sfondato il cancello, poi lo ha rinchiuso alla meglio, ma ha divelto le staffe di supporto. Ho sporto denuncia per l’avvenuta effrazione e sono intenzionato a procedere legalmente. Non avrei mai immaginato che una persona sana di mente, perché per dargli il porto d’armi deve essere così, possa ingranare la retro e aprire un cancello». Quella casa, infatti, non è abitata ma il proprietario la utilizza molto spesso, più volte alla settimana, perché ci tiene le derrate alimentari, la legna e gli attrezzi per il campo che ha poco distante e che cura.


LE REAZIONI

Sulla questione è intervenuta un’animalista della zona, Tamara Panciera, che critica i piani di abbattimento sempre più generosi: «Rendiamoci conto che certi individui sono autorizzati a girare armati. Tali gravissimi episodi sono indirettamente collegati anche al numero di abbattimenti sempre più elevati concessi dalla Provincia di Belluno, numero che i cacciatori si affannano nel raggiungere, alcuni ad ogni costo, non esitando a sparare anche in zone abitate come da sempre segnalo. A questo si aggiungano le distanze di tiro concesse, sempre più generose, fino a 400 metri, con buone probabilità di ferire l’animale, e orari sempre più lunghi fino ad un’ora dopo il tramonto». Dall’altra parte prende la parola il presidente della riserva di Lentiai, una delle tre di Borgo Valbelluna. Questi comportamenti non fanno bene alla categoria, che è composta perlopiù da persone che rispettano le regole. «Il mio personale parere – afferma Marco Scarton - è che il cervo può esser saltato dentro la proprietà per andare a morire. Credo che si sarebbe dovuto agire in modo diverso. Se una persona pratica la caccia lo fa in maniera da rispettare le regole, con la distanza prevista e così via. Se anche l’animale fosse entrato nella proprietà c’era un altro modo di agire. Si va a caccia perché è una disciplina che, come tale, implica il rispetto della fauna».
 

Ultimo aggiornamento: 16:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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